di Franco Faggiano
Si è svolta ad Ostuni (Br), presso la sede delle associazioni combattentistiche e d’arma A.N.M.I.G., A.A.A. e A.N.M.I., la cerimonia di inaugurazione della sezione di Ostuni del CENTRO XXV APRILE, un’associazione nazionale – apolitica e di carattere eminentemente patriottico, morale e culturale, la quale opera sul territorio nazionale, attraverso le propria rete territoriale, – che ha scelto tale denominazione con la volontà di porre al “centro” della considerazione degli Italiani l’anniversario della liberazione d’Italia, noto anche come festa della Liberazione (o semplicemente il 25 aprile), una festa nazionale della Repubblica Italiana, che si celebra ogni 25 aprile per commemorare la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, la fine dell’occupazione nazista e la definitiva caduta del regime fascista. E’ importante ricordare che essa fu istituita, su proposta del presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi, e Umberto II di Savoia, principe e luogotenente del Regno d’Italia, il 22 aprile 1946, emanò un decreto legislativo luogotenenziale con Disposizioni in materia di ricorrenze festive, che all’articolo 1 stabiliva la festività del 25 aprile per quell’anno. Si ebbero decreti per celebrare la ricorrenza anche nel 1947 e nel 1948; solo nel 1949 la ricorrenza venne istituzionalizzata stabilmente quale giorno festivo, insieme con la festa nazionale italiana del 2 giugno. Dal lato delle nostre tradizioni combattistiche, guardiamo alla guerra di liberazione italiana come al complesso di operazioni militari ed azioni di guerriglia condotte durante la campagna d’Italia dagli Alleati, dall’Esercito Cobelligerante Italiano e dalle brigate partigiane della resistenza italiana contro la Germania nazista e la Repubblica Sociale Italiana. La campagna si concluse con la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista. In tal senso, consideriamo il 25 aprile un giorno fondamentale per la storia d’Italia, riconoscendo ad esso un significato propriamente civile e militare, che nell’attualità si deve concretizzare in termini di condivisione dei principi sanciti dalla Costituzione, dell’amor di Patria e di un senso effettivo di riconciliazione nazionale fra tutti gli Italiani, a prescindere dalle singole scelte che furono fatte in quei giorni dai nostri predecessori. La soluzione è per noi etica, non politica. Il CENTRO XXV APRILE si impegna pertanto a condurre riflessioni e critiche sulla storia contemporanea nazionale in modo obiettivo, senza ricorrere al revisionismo. Analizziamo ogni elemento, in particolare quelli che hanno implicazioni per la Libertà, la Pace e i Valori sanciti dalla Costituzione italiana, al di là delle ideologie, al fine di promuovere una comprensione approfondita e consapevole della nostra storia. Ecco dunque come il CENTRO XXV APRILE, contraddistinguendosi per la propria vicinanza alle Istituzioni e alle Forze Armate e dell’Ordine della Repubblica Italiana, si apre nella condivisione ideale e nella collaborazione, e vuole riconoscere merito, a tutte le Associazioni combattentistiche e d’Arma, nonché a tutte le forme di associazionismo ed iniziativa che oggi operano in campo civile, sociale, culturale ed artistico al fine preservare e promuovere i valori sottesi all’ideale di Libertà, che giustappunto costituisce il fondamento del 25 aprile.
Durante tale cerimonia, iniziata con l’ascolto dell’inno nazionale e dopo i saluti da parte della Presidenza, sono stati conferiti gli attestati alle delegazioni di Puglia, rappresentate dai rispettivi responsabili Antonio Magagnino, Savino Casardi, Stefano Deloacroix e Mero Vittorio Emanuele, nonché a quella di Torino, rappresentata dal responsabile Marco Leone. Successivamente, sono stati conferiti gli attestati di socio onorario al Presidente della Sezione di Ostuni A.N.M.I.G. Antonio Cerasino e al Presidente della Sezione di Ostuni A.A.A. Luigi Lofino. Infine, sono stati conferiti gli attestati di benemerenza al Sindaco di Ostuni, Arch. Pomes, e al Comune di Ostuni, con la presenza del Consigliere comunale ed ex Sindaco di Ostuni, Avv. Tanzarella.
La cerimonia si è inoltre caratterizzata, a conclusione, con la testimonianza di alcuni partecipanti, a ricordo e memoria dei caduti e dei combattenti a loro cari, con storie ed aneddoti, creando commozione e condivisione in una sala gremita di persone. Questo perché la memoria della Resistenza e della Liberazione è un patrimonio fondamentale per la nostra Repubblica. Ed è importante ricordare il sacrificio di chi ha combattuto per la libertà e la democrazia, ma anche riflettere sulle divisioni che hanno caratterizzato la nostra storia. Il CENTRO XXV APRILE, con il progetto “Memorie locali”© vuole contribuire a costruire un futuro di pace e coesione sociale, partendo dalla valorizzazione delle memorie locali. Ogni comunità ha la sua storia, le sue storie di resistenza e di sofferenza. Condividere queste storie significa costruire una memoria collettiva più ricca e inclusiva, che possa essere un punto di riferimento per le nuove generazioni.
Insieme, possiamo costruire un futuro di pace e coesione sociale per l’Italia!
L’articolo Il CENTRO XXV APRILE a Ostuni è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.