Del 1 Marzo 2024 alle ore 16:52

Animali straordinari, simili ma allo stesso tempo diversi, che riescono a resistere e a lavorare alacremente in condizioni durissime.

Personalmente ho conosciuto soprattutto dromedari, e mi hanno suscitato una certa ammirazione per la loro incredibile resilienza e pazienza. Il dromedario è un po’ più piccolo del cammello, e ha una sola gobba invece che due: è chiamato anche cammello arabo, o africano. Le gobbe sono fondamentali, una sorta di magazzini di grasso e acqua (fino a 60 lt), un vero e prorio bagaglio per sopravvivere. Nel dromedario il grasso è più distribuito, mentre nel cammello rimane nelle due gobbe. I giovani esemplari non si accoppiano prima di cinque anni circa, i rituali di corteggiamento si somigliano; possono esserci bramìti che si sentono da lontano, e il cammello per esempio ha una sacca rosa che ciondola dalla bocca per attirare le femmine al momento dell’accoppiamento.

Capita di udire bramìti anche nel caso in cui i beduini caricano eccessivamente i dromedari: i popoli del deserto infatti si dedicano al trasporto delle merci e non esitano a disporre sugli animali pesi eccessivi, da qui le proteste dei malcapitati, anche se pazienti…

Ma l’animale non si tira mai indietro e non si ribella all’uomo: prosegue nel  suo ingrato estenuante lavoro sotto il sole cocente sempre con lo stesso passo, e per far questo è capace di bere più di 100 lt in 10 minuti. Si contenta di cibarsi dei rari vegetali secchi che incontra, masticandoli con i soli denti dell’arcata inferiore perché non ha incisivi nell’arcata superiore, anche se il palato è talmente indurito per la callosità che gli consente di sminuzzare tranquillamente il cibo.

La nave del deserto, davvero.

I turisti non possono cogliere ovviamente tutti questi aspetti, si limitano ad ammirare le bellissime selle tutte colorate: la differenza tra turisti e viaggiatori consiste anche in queste cose, perché l’approccio al viaggio è completamente diverso.

Comunque, non sarebbe male riconoscere la funzione degli animali che lavorano per noi, visto che in ogni paese questo accade sempre prima o poi sia in tempo di pace che di guerra. Basti pensare ai muli e al ruolo che hanno avuto in Italia sul fronte austrungarico nella Grande Guerra, quando trasportavano i pezzi dei cannoni  in quota (a volte hanno dovuto farlo anche gli alpini, quando i muli erano insufficienti…).

A Londra, in Park Lane, i bronzi dei muli carichi usati nelle varie guerre compongono il War Memorial, un monumento veramente interessante. Sarebbe giusto che ovunque si rendesse omaggio a tutti questi preziosi animali, dromedari e cammelli compresi.

SandraFallaci©

ph quora

L’articolo Dromedari e Cammelli è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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