Del 29 Febbraio 2024 alle ore 23:26
Attilio Runello
Il presidente del Consiglio ha numerose volte parlate del piano Mattei per l’Africa. Molti chiedono: di che cosa si tratta?
Mattei è stato presidente Eni negli anni sessanta ed è morto in un attentato. Contribuì all’espansione dell’Eni fornendo ai paesi dove operava delle condizioni migliori rispetto a quelle offerte dalle altre compagnie petrolifere.
Il 27 febbraio Eni ha inaugurato in Congo il primo invio di una nave cargo di GNL, di gas liquefatto.
Con questo invio il Congo diventa ufficialmente esportatore di gas. E questo contribuisce alle entrate del paese.
Eni è l’unica azienda nel paese che estrae idrocarburi. È presente dal 1968. Sino ad oggi ha fornito gas alla principale azienda di produzione elettrica che fornisce elettricità al 70% del paese.
L’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi ha commentato che: “Il primo carico di GNL dal Congo è il risultato del forte impegno di Eni e dei suoi partner e del costante supporto del Governo della Repubblica del Congo. Eni e i partner locali hanno condiviso competenze, know-how e tecnologie, garantendo ulteriori entrate al Paese e contribuendo alla sicurezza energetica dell’Europa.”
Il progetto Congo LNG, approvato nel dicembre 2022 dal governo Draghi che si era recato in Congo, ha iniziato la produzione di gas dopo solo un anno, in linea con la tempistica iniziale: Il primo carico di GNL è in corso e salperà per il terminale di rigassificazione di Piombino nei prossimi giorni.
Il progetto, situato nel permesso Marine XII, raggiungerà una capacità di liquefazione del gas di circa 4,5 miliardi di metri cubi all’anno.
Eni è fortemente impegnata a promuovere la transizione energetica nel Paese attraverso diverse iniziative, tra cui il Centro di Eccellenza Oyo per le Energie Rinnovabili e l’Efficienza Energetica, promosso e sostenuto da Eni e gestito dal Ministero dell’Istruzione Superiore, della Ricerca Scientifica e dell’Innovazione Tecnologica della Repubblica del Congo insieme all’UNIDO (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale).
Inoltre, Eni includerà il Congo nella catena del valore della mobilità sostenibile attraverso la produzione di agri feedstock per la bioraffinazione, e promuove iniziative di cucina pulita, per ridurre il consumo di biomassa e le emissioni associate alla combustione.
L’articolo Grazie a Eni Importiamo gas dal Congo è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.