Del 26 Febbraio 2024 alle ore 06:04

Una falsa storia di successo quella raccontata da Fitto e Gentiloni, riferita al PNRR ? Esultano sul nulla. 

Le analisi  del Financial Times fanno giustizia e, indirettamente esprimono un giudizio negativo sulla capacità di valutazione del commissario  Gentiloni sul NGEU.

 I paesi che hanno preso prestiti dal piano NGEU sono solo Italia, Grecia e Romania.

Prestiti  che, per l’Italia valgono 123 miliardi.

Sui progetti si sa poco: le misure del PNRR si dividono, in investimenti 152 e riforme 63.

La Corte dei Conti  conta 285  misure .

Gli investimenti si dividono, in sottomisura e queste in progetti.

La Corte dei Conti ne individua 134.000 , ma  riguardano metà del PNRR.

Alla fine è probabile che i progetti varieranno  tra 250.000 e 300.000 .

Giovedì  scorso il ministro Fitto ha presentato la relazione semestrale sulla attuazione del PNRR.

La stampa schierata parla di 45 miliardi spesi, smentita  dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio,  che quantifica, in un  7,4% i soldi che dovevano essere  spesi  nel 2023.

Gli economisti Boeri e Perotti nel loro libro sul PNRR si chiedevano e, davvero questa è la domanda che né Fitto e né il Governo hanno risposto: “ si sta spendendo bene questa enorme quantità di denaro, che per la maggior parte abbiamo preso a prestito ? “.

Una cifra enorme : 123 miliardi a prestito, 69 miliardi di sovvenzioni e 45 miliardi di fondi italiani ed europei. Duecentotrentasette miliardi da spendere entro il 2026.

Sorvolo sul fatto che poi le strutture create andranno mantenute e, gestite anno per anno. Aggiungo che le sovvenzioni saranno  coperte attraverso il bilancio comunitario e, quindi con contributi degli stati membri.

Ogni stato dovrà contribuire, in base al proprio PIL e a spanne vuol dire ,che il contributo netto della UE si riduce a 29 miliardi di euro per l’Italia.

Della utilità/disutilità dei progetti realizzati ci accorgeremo tra alcuni anni.

Incredibile che su questi presupposti Gentiloni possa affermare, che il GNEU realizzato è una storia di successo“.

A smentire Gentiloni & C, le valutazioni del Financial Times su tutto il NGEU che   titola:  IL fondo di recupero covid dell’UE sta fallendo? (https://www.ft.com/content/d4fb8828-87e9-4509-b2a4-852728f39064).

Nel triennio di vigenza del NGEU sono stati spesi in Europa il 31% del totale, tra sovvenzioni e prestiti, che hanno determinato una crescita dell’1,41% del PIL della Unione europea riferita  al triennio 2021-2023, a prezzi correnti.

Un impatto al limite del ridicolo sul PIL cumulato dei paesi membri.

Soprattutto in Italia fa fatica, a essere opinione di massa , che non può dipendere tutto solo da quanto si investe, ma deve contare anche come e in cosa si investe.

Inoltre è falso che qualsiasi spesa, in conto capitale è automaticamente buona e preferibile a qualsiasi spesa corrente.

Un esempio? Gli investimenti delle ferrovie senza analisi costi benefici fatta da soggetti terzi, senza analisi finanziaria, ne di redditività socio economica e scandalosamente persino senza previsioni di traffico.

L’esempio più eclatante? La Salerno/Reggio Calabria Alta Velocità.

Economisti autorevoli come Perotti e Boeri valutando il DEF 2023 dichiarano implausibile, che nel 2026 il PIL sarà in Italia  più alto del 3,6% (70 miliardi) rispetto allo scenario senza PNRR.

Nella  U.E. il PIL 2022 era stimato,  a un + 1,9% e invece è stato di un + 0,4%!

Infine l’Ufficio Parlamentare di Bilancio ha corretto sia le stime di crescita cumulata per il nostro Paese , a seguito degli  investimenti del PNRR , fatte sia  da Draghi (+3,65) che da Meloni (+ 3,1%) e se tutto va bene sarà del 2,4%.

Potrebbe anche ulteriormente ridursi il tasso di crescita cumulato portando gli aumenti di PIL annui intorno allo zero virgola qualcosa.

IL solito Gentiloni se la prende con la modellistica alla quale crede poco e, la colpa sarebbe anche della Russia! 

IL Governo Meloni continua , a essere poco trasparente sui dati del PNRR : tre le richieste di accesso agli atti e, nuovi FOIA presentate da associazioni civiche. 

Il Freedom of Information Act (FOIA), diffuso in oltre 100 paesi al mondo, è la normativa che garantisce a chiunque il diritto di accesso alle informazioni detenute dalle pubbliche amministrazioni. 

Mancano dati dettagliati sui progetti finanziati dal PNRR e anche sullo stato di avanzamento fisico e finanziario.

Assente le notizie su che fine faranno i progetti definanziati con la revisione del Piano.

Alla fine la domanda è : ” Stiamo vincendo o perdendo la scommessa del PNRR ?

 

L’articolo Bugie o verità sul PNRR ? è già apparso su Il Corriere Nazionale.

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