Del 25 Febbraio 2024 alle ore 14:11
Quali sono i film più cool di tutti i tempi? Enti, critici, riviste specializzate hanno profuso il loro impegno per fornire strumenti utili a stilare delle classifiche con differenti parametri e criteri, pur attingendo agli personaggi, ambientazioni e trame.
Tutte le pellicole sono capolavori assoluti e sono presenti in differenti posizioni nelle varie classificazioni, come andremo a vedere.
La lista dei 500 migliori film della storia che passeremo in rassegna riservano delle sorprese anche per il più navigato critico e cinefilo.
di Camilla G. Iannacci
Indice dei Contenuti
Casablanca con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman
Il plot di Casablanca
Il cast e il doppiaggio
Gli altri capolavori del cinema
I 20 migliori film in Europa
Casablanca con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman
Nella classifica dei “30 migliori film europei” si vede al primo posto “Casablanca” che viene collocata al 18^ nella classifica dei “100 migliori film”.
Premio Oscar per il Miglior film e regia di M. Curtiz nel 1944 diventa, in un’ora di programmazione, un topos del cinema e delle grandi storie d’amore, occupa il il 2^ posto in classifica dei 100 migliori film americani di sempre e l’acquisizione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Usa lo consacra.
Il plot di Casablanca
Il vero incipit di questo film è “Play it, Sam. Play As Time Goes By” detto da Ilsa Lund, Ingrid Bergman, al pianista del Rick’s Café a Casablanca.
Chi è Isla? Perché si trova in quel bar di Casablanca?
La macchina da presa si volge verso il passo nervoso di Rick, proprietario del locale, che apostrofa il pianista “Ti avevo detto di non suonare più As time Goes bye” e solo in quel momento vede Isla conosciuta, amata e perduta a Parigi travolta dall’ingresso delle truppe tedesche sugli Champs-Élysées.
Primo piano su Humphrey Bogart i cui occhi rivivono il dolore di un amore lontano e la dolcezza di giorni lontani e felici mentre Isla sa dire “ciao Rick”.
Sposata con Victor Laszlo, leader della resistenza cecoslovacca ricercato dalla Gestapo, Isla cerca una via di fuga a Lisbona e proseguire, col marito, verso gli Stati Uniti.
Venuta a conoscenza, che Rick è in possesso di due lettere di transito trafugate ed appartenute ad Ugarte, ucciso in una sparatoria, si reca nel suo appartamento per chiedergli aiuto fino a puntargli contro una pistola.
Omnia vincit amor e Isla e Rick si ritrovano in un abbraccio disperato e pieno di tenerezza.
La pellicola, scarna come ambientazione scenografica, è stata pur sempre girata durante la seconda guerra mondiale, lascia un segno profondo e conosce momenti epici come il canto della “Marseillaise” da parte dei clienti del locale, col beneplacito di Rick, inno che sale e vince su quello intonato dai nazisti: prodromo della sconfitta del terzo Reich.
Scolpiti nella mente restano i flash back dei loro anni felici nella capitale francese e la scena interminabile dell’attesa di Isla in stazione da parte di Rick scandita dall’orologio e suggellata dal rumore del treno in partenza senza Isla.
Rick vuole, ora, difendere l’amore ritrovato ma gli eventi e la richiesta di Victor, di mettere in salvo Isla e farla partire incrinano il suo disincanto se non cinismo.
Attua, un suo piano: convince Isla che partirà con lei e invita Renault, coordinatore delle truppe del governo di Vichy, nel suo locale promettendogli la consegna di Victor Laslo ma durante l’incontro lo costringe, con la pistola, a raggiungere l’aeroporto insieme con Isla e Victor.
Rick, qui, spara e uccide Strasser, capo delle truppe tedesche, mentre Renault lo salva ordinando ai militari di arrestare i “soliti sospetti”.
L’aereo sta per decollare, Isla è pronta ad andare via con Rick che la ferma e la convince a prendere il volo con Victor infatti “la loro storia è ben poco in confronto alla tragedia che coinvolge i destini di tanti”.
“I nostri giorni di Parigi” dice Rick vivono ancora e per sempre: si sono incontrati anche nel dirsi, di nuovo, addio.
Il primo piano di Isla e Rick, avvolti dai ricordi e circondati dalle falde dei cappelli, vive in un tempo sospeso ed entra non solo nella magia e nel mito del cinema ma di ogni mito e dei grandi amori come Andromaca ed Ettore, Ginevra e Lancillotto, Paolo e Francesca.
La pellicola è candidata all’Oscar anche per la migliore colonna sonora a Max Steiner che aveva già dato ottima prova con il leitmotiv di “Via col Vento”.
Il cast e il doppiaggio
ll doppiaggio, nel nostro paese, vede Paolo Ferrari dare voce al Rick di H. Bogart candidato come migliore attore protagonista e diventato l’ossessione di Woody Allen in “Provaci ancora Sam”.
Si ricordano Claude Rains, con la Bergman anche in Notorius, una fugace apparizione di Alberto Sordi, le voci di Lauro Gazzolo e di Cesare Polacco protagonista, per aver “commesso un errore”, in un Carosello anni ’60.
Gli altri capolavori del cinema
Rivista Empire è una classifica del 2008 elaborata dall’inglese “Empire” che ha visto esprimersi lettori, esperti e critici coordinati da M. Leigh e Q.Tarantino. Il primo film della classifica è “Il Padrino” di Francis Ford Coppola del 1972, al nono si trova “Pulp Fiction” di Quentin Tarantino del 1994 che però nei “I 30 migliori film europei” viene collocata al 7^ posto ed in ogni modo conquista, a ragione, la palma di cult dei cult e vede la nascita di un regista: il Tarantino con uno storytelling inusuale che scorre su piani contigui e con John Travolta e Uma Thurman in una prova superba che raggiunge il climax nella scena del ballo più iconica di sempre ed al ventesimo posto di troviamo “Blade Runner” del 1982 di Ridley Scott.
Un’altra classifica nei “30 migliori film europei” è 13^ “Matrix”, del 1999, che innova profondamente la filmografia introducendo la commistione di mondo virtuale e reale, la dinamica tra queste due dimensioni che poi è la realtà in cui ormai siamo immersi.
Del 1994 è anche l’anno di “Léon” regia di L. Besson con una Natalie Portman, adolescente, nella parte di Mathilda in cui s’intravede già l’attrice adulta: la vita di Mathilda ha attraversato violenze e degrado ed ora la sua missione è vendicare la morte del fratello mentre il Léon di Jean Reno proviene dagli ambienti gangster. Il plot vede i classici ambienti corrotti delle forze dell’ordine e la vita sconvolta di Léon dall’arrivo di Mathilda che culmina con la nascita di un affetto tra i due.
I 20 migliori film in Europa
Una terza classifica individua “I 20 migliori film in Europa” con prove d’artista indimenticabili che hanno avuto riconoscimenti nel continente e conquistato gli Oscar: come Lars Von Trier al primo posto Almodovar e Michael Haneke in classifica con tre pellicole. Tutti hanno introdotto novità narrative e di contenuti.
E’ il cinema, ragazzi, la settimana arte di cui non possiamo più fare a meno.
L’articolo Casablanca con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman: “Play it, Sam. Play As Time Goes By” è già apparso su Il Corriere Nazionale.