Del 24 Febbraio 2024 alle ore 17:28

Ing.Giancarlo Quaranta

Finalmente la fumata è bianca

Acciaierie d’Italia è stata ammessa all’amministrazione straordinaria, pertanto con un decreto a decorrenza immediata, il ministro delle imprese e del made in Italy, Urso, ha nominato Giancarlo Quaranta commissario straordinario di AdI ex Ilva.      Direbbe Nanni Moretti, Habemus Papam, come il titolo del suo film del 2011 ma ora scopriamo chi è questo “ Papa “ Giancarlo Quaranta nasce, dal punto di vista lavorativo, in Italsider nel 1984, dopo ha seguito tutta la trafila del cambio nome sull’insegna che fa bella mostra su di un capannone che si affaccia sullaTaranto/Bari, da Italsider a Ilva a nuova Ilva ad Arcelor Mittal fino ad Acciaierie d’Italia, in attesa di scoprire quale sarà la prossima.

Il nuovo commissario straordinario è stato Direttore della divisione tecnico operativa dell’Ilva, lo stabilimento non ha segreti per lui, 40 anni di esperienza sul campo saranno fondamentali per chi si appresta a rilanciare la struttura. Purtroppo il suo esordio parte con un fatto negativo, il giorno in cui la Morselli, fatte le valigie, consegnerà AdI al commissario, per la prima volta nella storia dell’ex Ilva, l’attività si fermerà per fare manutenzione all’unico altoforno attivo, AF04. L’intervento durerà al massimo 24 ore.

A seguito dello scontro fra Arcelor e Governo, dove Arcelor è debitrice di 3 miliardi di euro, la soluzione finale è stata quella del ritorno alla gestione dello Stato.

Quando ormai i panettoni di Stato, Motta, e i surgelati di Stato, Brina e l’acciaio di Stato erano solo dei lontani ricordi, ecco che si torna a parlare con insistenza di “Acciaio di Stato “. Fra i vari impegni del nuovo commissario straordinario c’è quello di rilanciare l’attività della ex Ilva dopo il vertiginoso crollo della produzione che, dai 6 milioni di tonnellate preventivati, è passata a 2milioni scarsi. Aveva ragione la Morselli quando, nel 2018, era in Acciaitalia e disse che Taranto era destinata ad essere una delle tante filiali di un impero che ha il suo centro altrove. L’anno successivo lasciò Acciaitalia e si offrì alla multinazionale franco/indiana per eseguire gli ordini e per affossare economicamente lo stabilimento di Taranto.

Caliamo un pietoso velo sui politici che si sono succeduti capaci di fare solo decreti salva-Ilva, da Calenda a Renzi e Gentiloni, alla coppia Conte Di Maio, per non dimenticare il più famoso di tutti: Corrado Clini che oltre alle altre sciocchezze, affermò che la colpa del gran numero dei tumori che si sviluppavano a Taranto erano da attribuirsi alle molte sigarette che si fumavano, visto che Taranto era al centro di un fiorente contrabbando. Il 2014 l’ex ministro dell’ambiente, Clini fu arrestato con l’accusa di peculato. Dopo ben 14 decreti salva-Ilva, ma non salva-Taranto, è arrivato l’ultimo decreto, questo fortemente atteso, da sostegni alle aziende che operano nell’indotto e che risultano creditori della ex Ilva, ed ai suoi dipendenti che in una manifestazione di protesta avevano bloccato la statale ed il ponte girevole.                            La nomina del Commissario Quaranta, è stata accolta favorevolmente da tutte le sigle sindacali che gravitano nell’area industriale.                                                                            Ci aspettiamo dal commissario, oltre agli impegni di sviluppo, anche quelli di grande attenzione alla salute dei cittadini di Taranto.

Buon lavoro Dottor Quaranta

Antonello Giusti

L’articolo “Habemus Papam “ è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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