A Bologna un presidio ha chiesto l’immediata liberazione di Ilaria Salis, la maestra detenuta in Ungheria: “Arrestateci tutti”
BOLOGNA – Mani al cielo per Ilaria Salis, mimando il gesto delle manette, per urlare “liberatela, o arrestateci tutti”. Così Bologna esprime solidarietà all’insegnante di Monza rinchiusa in un carcere ungherese da più di un anno. Con un sit-in in piazza Nettuno promosso dal circolo Arci Ritmolento, a cui hanno partecipato anche Anpi, Arci, Cgil, Coalizione civica e Efesta, la città ha ricordato la vicenda di Salis, il cui caso è esploso definitivamente quando è stata immortalata in catene al processo a Budapest, ammanettata mani e piedi. Condizioni di detenzione “disumane”, ricordano i manifestanti, dove “non ha potuto comunicare con i suoi parenti, tutt’ora non può comunicare con i suoi avvocati italiani, ed è stata privata di qualsiasi strumento per curare la sua igiene personale in cella”.
Eppure, con l’unica colpa di “aver partecipato ad una manifestazione antifascista a Budapest, con l’obiettivo di contestare la commemorazione di un battaglione nazista, organizzata da gruppi neofascisti ungheresi ed europei”, perchè l’accusa di aver procurato lesioni “potenzialmente fatali” a dei militanti neofascisti è “senza prove”, oltre al fatto che “gli stessi militanti hanno riportato ferite curabili in pochi giorni”. Per questo l’obiettivo del presidio è di mandare un segnale al Governo italiano, che fino ad oggi “non ha intrapreso nessuna azione per riportare Ilaria Salis in Italia”. E se per la piazza il motivo dell’arresto è chiaro, cioè di “aver preso posizione con coraggio contro il blocco nero che in Europa e nel mondo continua a crescere e a raccogliere consensi”, allora la risposta provocatoria è di invitare ad “arrestare tutti”.
Agenzia DIRE www.dire.it
L’articolo VIDEO | “Arrestateci tutti”: a Bologna presidio per Ilaria Salis libera è già apparso su Il Corriere Nazionale.