Del 16 Febbraio 2024 alle ore 18:17
Momento toccante, a Mottola nella sala convegni Vanvitelli, ove si e’ tenuto un incontro dal titolo “Un’altra Vita”, sul tema della violenza sulle donne e sui femminicidi.
Un evento fortemente voluto dal Coordinamento cittadino Forza Italia Mottola.
Dopo i saluti istituzionali degli Onorevoli Vito De Palma e Catia Polidori, coordinatrice nazionale Azzurro Donna, in diretta streaming, si e’ dato avvio ai lavori, moderati dalla coordinatrice cittadina, Avv.Francesca Pisano, con gli interventi del Dott.Cosimo Mongelli (sociolgo), Dott.ssa Sabina Sabatino (psicologa e psicoterapeuta Centro di Diagnosi e cura del Trauma Asl/TA),
Prof.ssa Beatrice De Donato (coordinatrice regionale Azzurro Donna), Antonella Angiulli( coordinatrice cittadina Azzurro Donna )e la testimonianza di Filomena Lamberti, la prima donna in Italia, che nel 2012 è stata sfigurata con una bottiglia di acido dall’ex marito, dal quale voleva separarsi.
La donna ha raccontato il suo “calvario ospedaliero, finito solo nel 2017” dopo “trenta interventi, dieci solo per ricostruire le palpebre”.
Nel frattempo, il suo ex marito ha patteggiato una pena di soli 18 mesi di reclusione per danni personali ed è attualmente un uomo libero. Ciò che rende ancora più sconvolgente questa storia è il fatto che, poco tempo dopo aver patteggiato la pena, l’uomo ha dichiarato pubblicamente di essere disposto a ripetere il gesto.
La donna ha poi chiesto se poteva mostrare alla platea una “foto un pò forte”, quella che le fu scattata in ospedale poco dopo l’aggressione, nella quale appare totalmente sfigurata. “Ditemi se questi sono maltrattamenti in famiglia”, ha detto, visibilmente emozionata mostrando la foto. La platea le ha tributato un lungo applauso e una standing ovation, in segno di sostegno e solidarieta’.
La violenza domestica, ha commento la coordinatrice cittadina, in tutte le sue differenti manifestazioni si rivela come un fenomeno ancora largamento sommerso, multiforme con complesse implicazioni sul tessuto sociale, un fenomeno cui si possono ricondurre condotte fortemente eterogenee spesso difficilmente inquadrabili in rigidi schemi normativi o categorie statistiche, dietro al quale si celano forme di violenza che possono essere non solo e non necessariamente di tipo fisico, anzi proprio quando si esplica esclusivamente sul piano psicologico o sul piano economico, la violenza domestica assume caratteri ancora piu’ subdoli e sfuggenti. Conoscere il proprio nemico, comprendere la forza, l’estensione, le sue articolate caratteristiche, le diverse forme di pericolosità costituisce infatti una premessa necessaria per poterla contrastare con la massima efficacia.
E’ fondamente “Prevenire”, per vincere le paure, prevenire per non essere complici, né avi di un nemico non bussa alla porta perché ha già le chiavi di casa.
La storia di Filomena Lamberti, continua, si intreccia con quelle di tante altre donne vittime di maltrattamenti da parte dei mariti. Lei ha trovato la forza di rinascere nonostante la sua identità sia stata violata per sempre e di portare la sua testimonianza in giro per l’Italia affinché coloro che stanno vivendo una situazione simile possano trovare la forza di denunciare e sottrarsi agli abusi.
Si tratta, in realta’, non della prima iniziativa in tema di lotta alla violenza contro le donne, promossa dal citato Coordinamento, che di recente, ha peraltro visto riconoscersi, nel corso della seconda edizione del premio “Inno alla vita”, voluto e organizzato dal Comitato scientifico di Azzurra Tv, presso il teatro comunale Rossini, di Gioia del Colle(BA), una menzione speciale, per l’impegno profuso nell’installazione della “panchina rossa”, simbolo del posto occupato da una donna vittima di femminicidio, segno tangibile, collocato in uno spazio pubblico, di un’assenza nella societa’, causata dalla violenza,con la seguente MOTIVAZIONE :”Gruppo, famiglia, capaci di pensare agli altri senza doppi fini. La bella politica. Donne e uomini che sottraggono tempo alla propria vita per donarla agli altri”.
Un’inaspettato e graditissimo riconoscimento, che l’ intero gruppo ha dedicato a tutte le donne che lottano quotidianamente, in Italia e nel mondo contro ogni forma di violenza, vessazione psicologica, ricatto economico, minaccia, persecuzione di vario genere, fuori e dentro le mura domestiche, alle numerose e giovani vittime e ai loro famigliari, abbandonati a loro stessi e con una richiesta di Giustizia spesso disattesa.
Nella lotta alla violenza e al femminicidio, ha commentato la coordinatrice cittadina F.I., la politica insieme all’operato delle associazioni locali può fare la differenza, ma è necessario che ognuno dimostri di esserci, ogni giorno, con gesti piccoli ma significativi!!!
La politica come “lavoro sociale” e il lavoro sociale come “dimensione politica”.
L’articolo Momento toccante, a Mottola un incontro dal titolo “Un’altra Vita”, donne e femminicidi è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.