Del 15 Febbraio 2024 alle ore 17:11
BARI – La Copagri Puglia è al fianco degli agricoltori che protestano, nella ferma e assoluta convinzione che la politica europea debba cambiare, come chiede la maggior parte dei manifestanti. Il movimento che è sceso in strada è spontaneo, autonomo e trasversale a tutte le organizzazioni di rappresentanza, tanto che il numero degli associati Copagri che orgogliosamente partecipano ai presidi è molto numeroso. Anche per questo, riteniamo che il dissenso sia utile se porta a un confronto costruttivo, se arricchisce il dibattito e se serve a gettare le basi di un futuro migliore ed è proprio per questo che non si possono ignorare le ragioni alla base delle proteste, condivise e oggetto di battaglie politiche da parte della Copagri a tutti i livelli istituzionali.
In particolare la Copagri nazionale ha chiesto di assegnare all’ISMEA il monitoraggio dei prezzi dei fattori di produzione e l’elaborazione di un indice dei prezzi per valutare la dinamica dei costi correnti e di come la redditività si ripartisce fra gli attori della filiera;
rafforzare i controlli sulle merci importate nel nostro Paese, con particolare riferimento a quelle che arrivano nei porti, così da difendere la leadership nazionale in materia di eccellenze agroalimentari ed evitare l’ingresso sul territorio nazionale di prodotti stranieri che per magia diventano italiani;
la messa a punto di un piano di gestione del rischio e l’avvio di una campagna informativa per promuovere e far conoscere agli agricoltori l’intero sistema delle assicurazioni; efficientare e semplificare la gestione del fondo emergenze, in una logica di forte cooperazione di sistema e di partnership tra il pubblico e il privato;
il riconoscimento dell’agricoltore quale custode dell’ambiente e del territorio,
l’avvio di un Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica e una semplificazione burocratica a tutti i livelli.
L’articolo Proteste agricoltori: la posizione della Copagri è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.