Del 15 Febbraio 2024 alle ore 16:33
Per parlare delle montagne africane non si può che partire dal Kilimangiaro in Kenya, la vetta più alta con i suoi quasi 6000 mt; non è l’unico in questa zona, infatti è seguito dal monte Kenya che è solo un po’ più basso. In Africa settentrionale, in Marocco troviamo poi il Grande Atlante condiviso con l’Algeria, che oltrepassa i 4000 mt.
A est verso il Mar Rosso, in Etiopia, i monti Semien arrivano a 4550 mt, ed è capitato di trovarci un po’ di neve nel mese di Gennaio che naturalmente si è sciolta subito; pochi giorni prima avevamo raggiunto il rifugio Capanna Regina Margherita sul monte Rosa, che si trova più o meno alla stessa altitudine. Sempre in Etiopia c’è la famosa Rift Valley che giunge fino in Sudafrica partendo dalla depressione della Dancalia: è geologicamente assai interessante, essendo una regione vulcanica costituita da una lunghissima fossa sprofondata a causa delle varie faglie, e questa depressione è tale da poter causare il distacco di una parte dell’Africa orientale (tranquilli, potrebbe capitare fra milioni di anni…).
Continuando verso le zone subsahariane ecco il Ruwenzori nell’ex Zaire poi divenuto Congo Belga e successivamente Congo, al confine con l’Uganda; e sul Ruwenzori…sorpresa: la vetta principale si chiama Cima Margherita e oltrepassa i 5000 mt (il mondo è piccolo…).
La maggior parte di queste montagne africane è comunque di origine vulcanica, per questo di frequente capita di calpestare rocce basaltiche, facilmente riconoscibili dal loro colore nero lucido.
In effetti si tratta di un continente pieno di sorprese, addirittura sotto il deserto del Sahara una quindicina d’anni fa sono state ritrovate tracce di un lago di epoca preistorica; niente montagne perché l’altezza massima è 500 mt, ma ugualmente interessante dal punto di vista geologico.
Proseguendo verso il Sudafrica si trovano montagne ma con altitudini minori, vediamo in Mozambico vette di circa 2500 mt, e anche in Namibia la cima più alta non raggiunge i 2600 mt: è il Konigstein e fa parte della catena del Brandberg, i nomi sono ovviamente in lingua tedesca avendo la Germania colonizzato questa terra da fine ‘800 in poi.
Una cosa è certa: chi ama la montagna e l’Africa, non ha che l’imbarazzo della scelta.
Sandra Fallaci©
ph Wikipedia
L’articolo Montagne africane è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.