Del 14 Febbraio 2024 alle ore 17:05

Il 28 Dicembre 2021, l’organizzazione politica “Una strada diversa” che successivamente ha vinto a San Marzano di San Giuseppe le elezioni amministrative con la lista civica “Insieme In Comune”, pubblicava la foto di una loro singolare protesta in Piazza Milite Ignoto: un sit-in in cui mostrava lo striscione con la scritta “Un’attesa infinita.

Aprite dopo 1 anno il Palazzo della Cultura”. Singolare perché mentre erano in vigore le misure contenitive del covid19 (solo dal 1° Maggio 2022 per entrare in biblioteca non è stato più obbligatorio indossare la mascherina chirurgica o FFP2 e adempiere ad ingressi senza procedure contenitive), noi presentavamo al pubblico all’interno della biblioteca civica la rassegna: “Storie ed universi del fumetto, un itinerario alla scoperta dei miti, dei racconti e delle legende legate all’ambientazione ed ai personaggi dei comics e dei manga”. Quindi mentre loro erano fuori a protestare, noi eravamo dentro con il numero di utenti consentito dalla legge in vigore a dare seguito ad una programmazione culturale pubblicizzata anche attraverso giornali, social e manifesti.

Grazie ad un patrocinio morale del Comune con la vecchia amministrazione, senza nulla pretendere in termini onerosi né dall’ente pubblico, né dai partecipanti, ma in forma totalmente gratuita abbiamo tenuto aperto il Palazzo della Cultura in attesa che lo stesso fosse messo nelle condizioni di esserci affidato come da gara regolarmente vinta.
Abbiamo pensato che quella “protesta” della lista civica che si proponeva come alternativa alle elezioni fosse il gioco (sporco o distratto) della propaganda e non abbiamo espresso nessun parere in merito per non entrare a gamba tesa in una competizione elettorale.

Poi ne abbiamo viste altre, come ad esempio la “contro iniziativa” dello stesso gruppo politico per il Natale 2022 dei giochi da tavolo in un immobile comunale in contemporanea alla nostra iniziativa “SkanderBELL” – giochi da tavolo nel palazzo della cultura.
Anche qui siamo rimasti in silenzio non volendo entrare nelle logiche del “noi” e del “voi”, con l’obiettivo di creare un’armonia del “Tutti insieme e nessuno escluso”.
Abbiamo letto sui giornali l’attacco nei nostri confronti della lista civica divenuta ora giunta, “Biblioteca chiusa…a causa del disimpegno di un’associazione…”. Un attacco che lascia l’amaro in bocca in quanto siamo stati tacciati di disinteresse per la biblioteca.

Anche in questo caso abbiamo preferito il silenzio e abbiamo regolarmente protocollato per mezzo PEC alcune richieste: un incontro formale con Sindaco e Assessore preposto e presentazione di alcuni laboratori per ottenere il patrocinio non oneroso. L’unica risposta è stata di attendere un fantomatico “Piano di Gestione” in cui non ci era concesso l’utilizzo della biblioteca, mentre sappiamo bene ed abbiamo visto che ad altre associazioni e stato concesso l’uso del Palazzo.
A questo punto della storia, siamo costretti a chiedere alla Regione se l’Amministrazione può non rispettare i termini del finanziamento e soprattutto se, senza giustificato motivo, può non assegnare la gestione all’associazione che ha presentato il miglior progetto di gestione, come da Determina n. 195/2020.

Siamo anche molto rammaricati degli acquisti recenti dei libri fatti con i fondi pubblici: la vecchia amministrazione ci richiedeva di stilare una lista e si confrontava con noi, la nuova invece, non chiudendo nulla ha commesso l’errore di comprare volumi già presenti in biblioteca e molti già datati come abbiamo modo di appurare dalla Determina n. 805/2023 leggendo i preventivi allegati. Di fatto ha bloccato un percorso avviato da noi per avere una biblioteca più attenta ai nuovi stili letterari e con materiale di qualità e non di scorte di magazzini o materiale invenduto.
Leggendo poi le varie Delibere della nuova amministrazione e le determine di liquidazione di contributi ad associazioni (aggiornate a quella n. 77 del 12/02/2024), siamo stati costretti a mettere due grosse fette di
prosciutti negli occhi per evitare di notare un certo legame idilliaco tra l’Assessore Caiazzo e associazioni in cui egli è stato uno degli attivisti più ferventi ed in alcuni casi anche qualcosa di più come ad esempio cofondatore. Sorge il dubbio che ci sia in atto una sorta di grande purga staliniana contro oppositori o presunti tali. La cosa ci lascia perplessi. Se siamo considerati “oppositori partitici” è bene che si sappia che non siamo mai stati i lacchè di nessuna organizzazione politica, siamo un’associazione senza fine di lucro con una dignità personale di ogni suo associato integra e che nessuno può mettere in discussione con affermazioni velleitarie.
Quindi se il comportamento nei nostri riguardi è dovuto alla nostra indipendenza, ci inorgoglisce. Al contrario se è dovuto a presunte simpatie con chi oggi è all’opposizione, ci offende.
Chiediamo a questo punto pubblicamente di dar seguito alla richiesta dell’incontro formalizzato tramite la procedura corretta e ufficiale nella speranza che l’amministrazione del cambiamento non sia il preludio di una nuova era che ricorda tanto la prima repubblica 2.0 dove l’innovazione è solo una nuova forma di ipocrisia da #socialmedia che guarda il “like” facile populista.
Considerando che nell’ultimo Consiglio Comunale il Sindaco ha affermato che la Struttura non è agibile in mancanza di un sistema anticendio, smentendo di fatto le affermazioni fatte dall’Assessore Caiazzo sui giornali in cui sosteneva che fosse colpa nostra, chiediamo ufficialmente a quest’ultimo le sue scuse.
Nel frattempo, essendo l’associazione impossibilitata a partecipare a vari bandi in quanto seppur ufficiosamente affidataria della gestione di fatto non lo è, ci rammarichiamo con lettori piccoli e grandi di numerose possibilità perse per far diventare la biblioteca un presidio di cittadinanza e cultura.
Il Direttivo dell’Associazione Skanderbeg

L’articolo L’ insostenibile leggerezza dell’amministrazione del cambiamento è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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