di Antonio Simondi
Seconda serata ascolti ancora alti ma uno spettacolo deludente da film comici scadenti e si mi riferisco alla scenetta da risate da bar che ha visto protagonisti Amadeus, Fiorello e il grande attore Jhon Travolta che ha fatto ballare intere generazioni e che si è ritrovato a ballare il ballo del qua qua, sia chiaro la mia critica non è vero la canzone e il testo del ballo del qua qua visto che è da ben quarant’anni nella musica italiana per la prima volta cantata da Romina power e che rende felici i bambini, ma per i due “comici” Amadeus e Fiorello, con quest’ ultimo che forse ha capito nel dopo Festival cosa hanno combinato.
Ma veniamo alla serata tralasciando la scenetta con Travolta, applausi però a John per il suo vivo carisma e tralasciando anche il collegamento dall’ arena Suzuki dove si esibiva Rosa Chemical, no comment. La seconda serata ha visto Amadeus accompagnato dalla cantante Giorgia in veste di Co-conduttrice, applausi e standing ovation ci ha riportato indietro di 30 anni. Momento alto della serata è stato il ritorno sul palco del maestro Giovanni Allevi il quale con coraggio ha fatto un discorso di lotta contro la malattia che sta affrontando da qualche anno, come ha detto la musica è tutto.
Viva la musica come libertà e forza del coraggio. Dal punto di vista della musica e dei cantanti, si sono esibiti 15 cantanti presentati dagli altri 15 cantanti che canteranno nella serata di giovedì, prima volta nella storia del Festival, si sono sentite interessanti canzoni e alcune che nel secondo ascolto sono salite come la canzone portata dal il Volo è un “capolavoro”, “Un ragazzo una ragazza” portata dai The Kolors, Annalisa conferma le aspettative, come Mahmood e la formidabile Loredana Bertè ma che questa volta non è stata premiata dal doppio voto da casa e il voto della sala stampa, il primo posto è toccato inaspettatamente al rapper napoletano Geolier, era da anni che la musica dei dialetti non tornava a risuonare all’Ariston.
Finita la seconda serata ecco che si aspetterà la gara di giovedì con gli altri 15 cantanti e l’ ospite “il gladiatore” Russell Crowe, se fossi in lui dopo quanto successo con l’attore Jhon Travolta non metterei un piede sopra il palco, si rischia la reputazione di gladiatore di Roma.
Antonio Simondi