L’entusiasmo del pubblico tarantino per la prima rappresentazione di ‘Così è se vi pare’ di Pirandello ne ha decretato il successo
Incentrata sul dramma esistenziale dell’inconoscibilità del reale, ‘Così è se vi pare’, una delle opere teatrali più complesse di Pirandello, ha coinvolto ieri sera il pubblico del Teatro comunale Fusco di Taranto, portandolo alla riflessione e a quel processo catartico che dovrebbe essere alla base di ogni rappresentazione teatrale. Un successo, dunque, determinato soprattutto da un’interpretazione di ottimo livello dei tre protagonisti della scena.
Milena Vukotic, nei panni della signora Frola, Pino Micol, il signor Laudisi, e Gianluca Ferrato, un signor Ponza coinvolgente, hanno data vita e spessore ai personaggi interpretati, caricandoli di sfumature emotive nuove, palpabili, indubbiamente percepite e condivise dal pubblico.
Il messaggio di Pirandello
Tutto è come ciascuno crede che sia e l’inconoscibilità di quella verità assoluta, tanto agognata dai più, è l’amara considerazione del teatro di Pirandello che si esprime con grande ed esasperata potenza in questo dramma che appartiene alla seconda fase della sua produzione.
Una fase in cui il premio Nobel della nostra letteratura esaspera i conflitti, le incertezze, dei suoi personaggi, fino a renderli grotteschi, ma reali, folli per una società provinciale, ma veri. E s’innesca così un relativismo identitario che coinvolge le forme, le convenzioni e l’esteriorità tutta.
In un crescendo di coinvolgimento emotivo, il pubblico s’interroga sulla vera identità di questa misteriosa figlia-moglie che, pure in maniera extrascenica, è protagonista dell’acceso dibattito tra un’inutile società piccolo borghese e i protagonisti di questo dramma.
E l’uomo si scopre fragile, incerto, vulnerabile, fino a specchiarsi in uno specchio rivelativo che riflette un’immagine a lui sconosciuta, come fa appunto il signor Laudisi, spettatore del dramma di questa umanità quasi delirante.
Un signor Laudisi mirabilmente interpretato ieri sera da Pino Micol che ha dato nuove e personali sfumature a questo personaggio che rappresenta una sorta di avatar dell’aurore stesso.
Spettatore del palcoscenico della vita, Micol-Laudisi, non ha giudicato, ha osservato con ironica partecipazione lo spettacolo di un’umanità travolta spesso da inutili interrogativi, giungendo, in un monologo straordinario, alla conclusione che in realtà l’identità non esiste. Ciascuno è ciò che appare agli altri, nelle individuali interpretazioni.
Il signor Ponza, la signora Frola
Perfettamente calato nel suo ruolo, Gianluca Ferrato ha caricato di grottesco e di ambiguità il signor Ponza della scena, divenendo egli stesso duttile interprete della vita, già di per sé finzione.
E, quasi giocando con gli interrogativi di una società invadente e troppo propensa al perbenismo, è stato uno o forse tanti uomini comuni. Fantasmi persi nella folla di immagini costruite dagli altri.
Straordinaria Milena Vukotic, la misteriosa signora Frola del dramma. Una donna, una madre che sa gestire con garbata eleganza le inutili domande degli altri, ma che mantiene inalterata la sua dignità. Un ruolo adeguato a questa attrice dalle grandi capacità interpretative che riesce a vivere i personaggi da lei interpretati.
La vita attraverso uno specchio
E se gli interpreti sono stati gli attori di queste dinamiche sociali e psicologiche, il palcoscenico, grazie alla presenza di soli specchi, è stato il riflesso della vita. Un riflesso in cui ciascuno di noi ha scorto anche la sua immagine, filtrata dalle apparenze e da una realtà effimera e ingannatrice.
Un plauso dunque alle scene, curate da Roberto Crea, e alla regia di Geppy Gleijeses, nonché ai costumi di Chiara Donato. Bravi anche gli altri attori che hanno dato vita e voce ad una società anonima, coercitiva.
https://www.corrierenazionale.net/
L’articolo Successo di ‘Così é se vi pare’ di scena a Taranto è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.