Il Burkina Faso fa parte di quell’Africa poco conosciuta ma ricca di miti, tradizioni e storia che vale la pena di essere visitata e apprezzata.
Fino all’ ’84 si chiamava Alto Volta; questa ex colonia francese non ha sbocco al mare, anzi dista circa 500 Km, e non ha confini naturali e neanche politici se si eccettua quello a sud col Ghana che fu stabilito nel periodo coloniale come compromesso tra francesi e inglesi.
Confina con Mali, Niger, Benin, Togo e Costa d’Avorio: quest’ultimo è il paese più importante fra i confinanti, per i commerci via mare.
La capitale è Ouagadougou, l’etnia prevalente i Dogon.
Ha ottenuto l’autogoverno nel ’58, ma successivamente si sono avuti vari colpi di stato, l’ultimo nel 2022.
E’ costituito da una sorta di bassopiano di rocce come quarzi e graniti, alto circa 300 o 400 mt, con parecchie falesie che gli conferiscono un aspetto particolare. Si tratta di un territorio ricco di acque, non solo del Volta ma anche degli affluenti del Niger: purtroppo però questi corsi d’acqua hanno regime torrentizio con esondazioni in estate e autunno e siccità durante l’ inverno. Quindi, nel periodo invernale i principali fiumi divengono ruscelli e i più piccoli si seccano completamente: lo sviluppo del paese dipenderà dalle opere che verranno effettuate a contrastare tale perniciosa tendenza, per un migliore assetto del territorio.
La vegetazione è abbondante, e si distinguono vari tipi di savana a seconda della presenza maggiore di alberi o erbe: vi si trova anche la palma dum dum, presente non solo nella parte occidentale dell’Africa ma anche in quella orientale: è riconoscibile per la biforcazione dei sottili rami. Per ciò che riguarda la fauna, troviamo pachidermi, felini, ippopotami, primati, antilopi e coccodrilli, per citarne solo alcuni; fra i diversi Parchi nazionali, due di loro sono i più importanti.
Certi luoghi del Burkina Faso hanno ricevuto il riconoscimento dall’UNESCO come Patrimoni dell’umanità. Inoltre, ci sono stati interpreti in campo letterario, musicale nonché cinematografico: a proposito di quest’ultimo, il Burkina contribuisce davvero molto all’industria cinematografica africana col famoso Festival Panafricain du Cinéma de Ouagadougou, dal ’69 in poi.
SandraFallaci©
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