Del 31 Dicembre 2023 alle ore 04:41Un anno terribile questo che sta andando via, vissuto tra conflitti con numerosissime vittime da guerre che sempre più appaiono come innesco per una conflagrazione globale.
E ancora: bombe su bambini nel giorno di Natale, crisi climatica, che si manifesta con una frequenza di fenomeni estremi per niente naturali.
Aumento della violenza sulle donne, e 103 sono quelle uccise in questo anno.
Anche la povertà è in aumento.
Le politiche ambientali considerate da molti uomini politici una truffa e via al negazionismo climatico e all’incultura scientifica.
Quindi che fare ? Resistere alle cialtronate di moltissimi imbrattacarte e ugole televisive, tutte lautamente remunerati dal comitato di affari gerontocratico che ha, in mano il mondo e vorrebbe perpetuare un sistema energetico fondato sulle fonti fossili e la finanza speculativa connessa, che “assassina” il Mondo su piattaforme over the counter.
La sostenibilità sociale e ambientale, per costoro è come agguantare i soldi pubblici e fare altro.
Carta e schermo affollati da esperti, che rassicurano dimenticando l’adagio latino sutor, ne ultra crepidam!
Cosa poter fare nel tempo dove il motto è“ resta sempre connesso” e, dove le grandi speranze sono riposte nell’intelligenza artificiale?
Un tempo segnato dal nichilismo, dall’individualismo, dalla agonia dell’umanesimo lacerato dal tecnocapitalismo.
Un capitalismo che pensa all’impronta carbonica, a un equilibrato sviluppo in luogo di una crescita irrazionale ? Impensabile fino allo scoppiare di eventi catastrofici globali.
Eppure stando alla scienza delle elaborazioni teoriche, delle verifiche sperimentali il rischio è altissimo e il tempo dell’azione sempre più ristretto.
La mia generazione cosa lascerà, in eredità a figli, nipoti e pronipoti?
Precarietà, azzeramento del welfare, crisi fiscale dello Stato, depauperamento delle risorse, aspettative di benessere sempre più cupe e rischio sociale, climatico, nucleare, chimico forse come mai ha vissuto dal mondo.
Effetti prodotti da una sola causa, la smodata crescita dell’istinto pleonettico ovvero la volontà e l’agire verso ciò di cui non si sarà mai sazi.
Di più, di più, che genera sopraffazione di pochi su molti.
Nella società liquida precarietà, incertezza, flessibilità, velocità, consumismo illimitato e paura spingono l’individuo a una continua ricerca di una identità attraverso la propria realizzazione, con metodi da società darwiniana.
Nella società liquida dove la bandiera è il consumo, che genera e alimenta l’uomo perennemente insoddisfatto.
La felicità consiste nello sbarazzarsi del vecchio, per fare posto al nuovo e il desiderio lascia il posto al capriccio.
Anche le relazioni sentimentali si caratterizzano per precarietà, instabilità e sul trade off di una convenienza, di una utilità.
IL legame sentimentale diventa un bene di consumo e quindi esauribile,“ consunto”, da eliminare e anche a volte sostituire.
Società liquida, rischio nucleare con armi di quarta generazione, molecole chimiche ubiquitarie, crisi climatica, credo senza soluzioni.
La annuale pubblicazione del Global Carbon Budget certifica un 2023, di massima emissione di anidride carbonica, nonostante le varie Conferenze tra le Parti (ultima la Cop 28), i Rapporti di IPCC, e gli evidenti disastri che colpiscono il mondo.
Un dato è di massima preoccupazione e che segna la“ traiettoria Titanic” del Mondo: la concentrazione di anidride carbonica è arrivata a 419 parti per milione (ppm) con emissioni di fonti fossili pari a 37,5 miliardi di tonnellate.
Fino alla rivoluzione industriale di fine 1700 e rimasta stabile per miglia di anni era di 270 ppm.
Incideremo come UE per il 9% ma i disastri ambientali colpiscono dappertutto e non rispettano la geografia.L’articolo Note a margine dell’anno , che muore è già apparso su Il Corriere Nazionale.