Del 27 Dicembre 2023 alle ore 12:36Nino Sangerardi 
“ Esiste una regia regionale che punta a paralizzare qualsiasi miglioramento; convinzione maturata dopo aver analizzato il nuovo contratto Regione Basilicata—Ferrovie Appulo Lucane (undici allegati), il nuovo bando sul trasporto Pubblico Locale (diciotto allegati) ed il progetto della metrotramvia a Matera. Regia che parte da lontano, almeno dal 2017 quando, firmata la convenzione tra Regione e FAL (scadenza 31/12/23), le parti concordavano che entro il 31 dicembre 2018, prima dell’anno di Capitale di Matera, i tempi di percorrenza sarebbero stati meno di un’ora. Impegno disatteso, nessuno si è preoccupato di richiamare le FAL al rispetto contrattale, neanche con il trasporto su gomma, nonostante l’audizione del “comitato viaggiatori linea automobilistica Matera-Bari” in terza commissione consiliare, le interrogazioni e le sollecitazioni di qualche consigliere regionale, di questa legislatura, fatte pervenire all’assessore ed al direttore generale del dipartimento. Oggi, in sede di rinnovo del contratto con le FAL per altri 10 anni, siamo al punto di partenza”.
Parole dell’ing.Enzo Acito esponente del partito Azione della Basilicata in merito al trasporto pubblico locale materano.
“ Magicamente—prosegue Acito– dopo sei anni di inadempienze contrattuali, si assiste alle dichiarazioni roboanti sul nuovo collegamento FAL, enfaticamente battezzato veloce, tra Bari e Matera, di 1 ora e 25 minuti. Il contratto decennale appena approvato dalla Giunta regionale lo scorso 15 dicembre, tra Regione e FAL, ed i relativi allegati evidenziano che il collegamento veloce consiste in una sola coppia, peraltro solo nei giorni feriali,  di treni “rapidi” Matera Bari con tempo di percorrenza di 1 ora e 25 minuti; tutti gli altri treni, esclusivamente feriali, impiegheranno i tempi attuali, confermando la imbarazzante  condizione  dei cambi treno ad Altamura.  Spiegata, così,  la strategia dei tre treni elettrici destinati esclusivamente sul tratto Matera — Altamura  ed acquistati a 9 milioni di euro cadauno con i fondi del PNRR. Il Programma di Esercizio nel tratto urbano di Matera, sempre esclusi i giorni festivi, prevede che tra Matera Sud e Venusio ci saranno 16 coppie di treni con frequenza da un minimo di 53 minuti ad un massimo di 2 ore. Certamente non può considerarsi servizio metropolitano, con queste cadenze”.
E la delibera di Giunta regionale del 15 dicembre 2013?
Acito risponde che “Il provvedimento motiva la convenzione con le FAL anche per il potenziamento del servizio metropolitano di Matera. Dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) di Matera emerge che solo dopo la realizzazione della stazione di incrocio in via Cererie, in corrispondenza del pastificio Barilla (ipotesi tutta da verificare con i privati acquirenti dopo l’asta pubblica), la frequenza di un treno potrebbe attestarsi ai 20 minuti; senza la stazione di incrocio i tempi di attesa salgono a 36 minuti per il semplice motivo che il tratto Villa Longo- Lanera è a binario unico. Al momento non ci  sono finanziamenti per questa stazione, quindi siamo ancora alla pura e sterile teoria. Collegamenti FAL su gomma con Bari centrale: il contratto prevede 4 coppie di corse con tempi di percorrenza pari ad 1 ora e 35 minuti. Non sono, invece, previste corse di collegamento con l’aeroporto (APT) di Bari per cui rimangono solo quelle previste dal bando del trasporto Pubblico Locale, cioè 2 coppie Nova Siri Matera APT Bari e 3 coppie di corse Potenza Matera APT Bari.
Il contratto FAL, quindi, non integra il bando TPL per il collegamento con l’aeroporto di Bari, per cui rimangono solo 5 coppie tutti i giorni. Da sottolineare che il Consiglio Regionale, nella seduta del 31/3/2020, ha approvato, con delibera n. 122, la risoluzione sul piano di Bacino del Trasporto Pubblico Locale (TPL), istituendo 8 coppie di corse Matera- Aeroporto di Bari a cui aggiungere le 3 coppie di competenza della regione Puglia per un totale di 11 coppie. Oggi pertanto le corse Matera–Aeroporto di Bari sarebbero solo 5. È, però,  gravissimo che la delibera di Consiglio regionale sia stata completamente disattesa dagli uffici regionali preposti che, nella elaborazione del capitolato di gara per il bando del TPL, hanno  sotterrato la volontà espressa dal Consiglio regionale, minando l’autorevolezza e la credibilità della massima espressione della democrazia regionale. Un precedente che dovrebbe far riflettere e comportare l’ adozione di misure adeguate”.
Per quanto riguarda la metrotramvia di Matera che succede ?
L’ing. Acito sostiene che “Nonostante i massicci finanziamenti acquisiti, non risolve il problema dei tempi di attesa che rimangono intorno ai 36 minuti. Attendere un treno metropolitano 36 minuti scoraggia i passeggeri che potrebbero preferire raggiungere il centro città a piedi, impiegando minor tempo, o con mezzi propri, vanificando il vantaggio dell’utilizzo del mezzo pubblico e contribuendo, così, ad aggravare il congestionamento del traffico urbano. Senza trascurare che la gestione della metropolitana, così progettata, potrebbe incidere sul bilancio comunale con importi non inferiori ai 1,2 milioni di euro all’anno.  Il collegamento metropolitano tra Matera sud e l’ospedale Madonna delle Grazie, nella ipotesi del prolungamento previsto nel contratto Regione FAL approvato dalla giunta regionale, sconta la criticità costituita dalle aree del vecchio tracciato occupate da costruzioni, mentre le soluzioni in galleria e su viadotto comportano, rispettivamente, problemi di pendenze incompatibili con il collegamento su ferro e problemi di carattere ambientale.
Insomma investimenti enormi (36 milioni della metrotramvia e 27 milioni dei treni elettrici per Altamura oltre alle risorse destinate dal contratto FAL e dal bando TPL) senza un minimo segnale di miglioramento del servizio del trasporto pubblico su ferro. Sembra di vivere un incubo gattopardesco: si spendono molti soldi pubblici, si fanno proclami per cambiare tutto con l’amara certezza che non cambierà nulla”.L’articolo Matera, quel contratto strano tra Regione Basilicata e FAL è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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