di Cristina Fontanelli
Nel corso del Secolo Breve la filosofia italiana è stata costellata da un’eccellenza culturale d’intellettuali che si sono fatti onore anche all’estero, fra questi Paolo Rossi Monti, luminosa stella polare che continua a dare lustro alla nostra Nazione, essendo stato autorevole esperto di storia della cultura riconosciuto in tutto il mondo. Un secolo fa, nasceva Paolo Rossi Monti, Accademico dei Lincei, Storico della filosofia e della scienza di fama internazionale, nato a Urbino il 30/12/1923 e scomparso a Firenze il 14/01/2012, all’età di ottantanove anni.
Fra i prestigiosi premi e riconoscimenti ottenuti da istituzioni estere, il prof. Paolo Rossi Monti ha ricevuto nel 1985 la Medaglia George Sarton per la Storia della Scienza dall’American History of Science Society (Usa), e nel 2003 la Medaille Pictet della Société de Physique et d’Histoire Naturelle di Ginevra per i suoi contributi alla storia delle scienze. Nominato presidente della Società Filosofica Italiana (1980-1983), e 1° presidente della Società Italiana di Storia della Scienza (1983-1990), Paolo Rossi Monti ha presieduto anche il Centro Fiorentino di Storia e Filosofia della Scienza (1986-1995), e la Società Italiana per i Rapporti fra Scienza e Letteratura (2000-2007). Membro dell’Academia Europaea (dal 1989), ha ricevuto anche il Prix Balzan per la Storia delle Scienze (2009) per i suoi decisivi contributi di studioso; mentre per le sue ricerche su mente e memoria, esaminate in chiave storico-filosofica, la Società Psicoanalitica Italiana gli ha assegnato il Premio Cesare Musatti (nel 2008).
Socio Nazionale dell’Accademia Pontaniana di Napoli (2004), ha ricevuto la Laurea Honorem in Scienze filosofiche sia dall’Università di Pavia (2004), che dall’Università degli studi di Bologna (2006). Nel 2007, il Presidente della Repubblica gli ha conferito la Medaglia d’oro per i Benemeriti della Cultura, e nel 2009, ancora dal Quirinale, ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce. Paolo Rossi Monti è stato inoltre membro onorario della Società Italiana di Psicopatologia, e vale la pena ricordare che nel periodo 2008/2010, egli ha autorevolmente promosso il Festival della Filosofia della Scienza di Città di Castello (Perugia), pionieristica iniziativa culturale di carattere divulgativo che ha diretto con grande successo.
Il prof. Paolo Rossi Monti non si è limitato unicamente all’insegnamento cattedratico e di fatto, svolgendo un’intensa attività pubblicistica ha incentivato una produttiva stagione per le “terze pagine” dei giornali, collaborando con quotidiani e riviste (italiani e stranieri), in cui ha scritto innumerevoli saggi (occupandosi non solo del XVII° e XVIII° secolo di cui è stato massimamente esperto, ma anche dell’età contemporanea), elaborati in cui ha sviluppato una sua alternativa visione della scienza come sapere democratico e come impresa collettiva volta a conoscere e ad intervenire sul mondo, lungi da dogmatismi, irrazionalismi ed apocalittiche immagini del mondo, diktat d’ignoranza e superstizioni; stimolando oltretutto un dialogo interdisciplinare e un interessante dibattito sulle “due culture” (umanistica e scientifica). Nell’ambito della sua attività professionale, P. Rossi Monti ha collaborato con la rivista “Nuncius”, con il settimanale “Panorama”, e con il “Sole 24 Ore”, dal 1999 fino alla sua scomparsa. Autorevolmente, egli ha diretto anche alcune collane scientifiche e filosofiche per case editrici fra le quali La Nuova Italia, Olschki, Sansoni, Utet, solo per citarne alcune. Incentrando le sue ricerche sulla nascita della scienza moderna, ha analizzato come pochi le opere di F. Bacon, D. Diderot, G. Galileo, J. Keplero, N. Copernico, I. Newton, G. B. Vico ed altri. Fra i suoi saggi, apprezzati anche all’estero e tradotti in varie lingue, segnaliamo “Francesco Bacone. Dalla magia alla scienza (Bari, 1957); “I filosofi e le macchine : 1400-1700“ (Milano, 1962); “Paragone degli Ingegni moderni e post-moderni” (Bologna, 1989); “La nascita della scienza moderna” (Roma-Bari, 1997). Dedito allo studio delle Arti della Memoria, P. Rossi Monti è autore del volume “Il passato, la memoria, l’oblio. Sei saggi di storia delle idee”, (Bologna, 1991), testo vincitore del Premio Viareggio nel 1992.
Ulteriori pubblicazioni realizzate da P. R. Monti : “Il Tempo dei Maghi, Rinascimento e Modernità” (2006), e “Speranze” (2008), opera in cui ha sostenuto che a pessimismo ed utopistiche visioni, sono preferibili ragionevoli speranze che nell’attuale società, più che mai imprevedibile, possono preservarci dalla disperazione. Dopo la laurea e il diploma di perfezionamento, Paolo Rossi Monti fu assistente del prof. Antonio Banfi all’università di Milano, divenendo dal 1955 libero docente incaricato di Filosofia della Storia nello stesso Ateneo. In seguito, è stato professore ordinario di Storia della Filosofia all’Università di Cagliari, di Bologna, e di Firenze, dove per oltre trent’anni ha insegnato (fino al 1999), radunando attorno a sé seguaci, allievi e collaboratori che non lo hanno dimenticato.
Occupandosi pioneristicamente di storia della scienza moderna e di rivoluzioni scientifiche, Paolo Rossi Monti ha contribuito alla creazione delle prime cattedre di Storia del pensiero scientifico in Italia. Dal 2012, biblioteca ed archivio personale di Paolo Rossi Monti sono, per suo volere, stati donati alla Biblioteca del Museo della Scienza situato in piazza dei Giudici a Firenze; in questa sede, il “Fondo P. Rossi Monti”, sta per essere ulteriormente accresciuto : attualmente consta già di diecimila monografie e documenti cartacei, lettere, dattiloscritti, abstract, che segnalano i molteplici interessi culturali, le infinite curiosità e la forma mentis di questo appassionato intellettuale, un maestro che ha aperto nuove vie a tutti noi.
Cristina Fontanella (Giornalista)