Si, è uno strano Natale. Se un sacerdote cattolico sostituisce il falegname Giuseppe, nel presepe, con una donna per dire due mamme per Gesù a testimonianza dei diritti LGBT e un gruppo di insegnanti decide di cambiare il nome di Gesù in Cucù in un canto di Natale in occasione di una festa natalizia di piccoli alunni per non offendere i non Cristiani, non è necessario essere cattolici per sentirsi infastiditi, per capire che la misura è colma.
Non si tratta di blasfemia e neppure di eresia. Entrambe proverebbero ad avere una dignità culturale, un senso rivoluzionario. Darebbero una risposta a una richiesta culturale e sociale reale e non artatamente e ideologicamente presunta da bacchettoni automatizzati da elucubrazioni politically correct.
Nei casi di cui parliamo siamo solo di fronte al parto ideologico del nulla mischiato col niente. Non esiste un senso in gesti di questo tipo: si tratta di provocazioni senza potenza, senza polvere da sparo culturale perché i protagonisti di questi gesti si sono arresi alla inaccettabile idea della negazione che la parola “valori” costituisca una premessa necessaria per la rivendicazione di ogni diritto e di ogni libertà. Si parte dal “diritto” in sé, in un quadro che senza la cornice di premesse valoriali è solo caos.
Il politically correct interpreta quindi l’opposto di qualsiasi idea liberale e costituisce un assolutismo non meno pericoloso di ogni altro assolutismo che abbiamo dovuto subire nell’età moderna. Bisogna quindi conquistare il coraggio di difendersi dal politically correct.
Cominciando a non sorprendersi se un giovane intellettuale francese di 35 anni,
Julien Rochedy, scrive un saggio su Friedrich Nietzsche per spiegare che il filosofo tedesco aveva previsto il dilagare di questo autolesionismo occidentale fino allo sfiorare seriamente il rischio della fine della sua civiltà.
Cercando di resistere al dilagare di questa filosofia suicida, respingendo tenacemente la propaganda politically correct che magari proverà a definire il giovane Rochedy ideologo di estrema destra per soffocarne libertà di pensiero, coraggio e lucidità di analisi.
Si, Nietzsche aveva previsto il rischio del trionfo del nulla mischiato col niente nell’ occidente in declino.
Ma leggendolo, scopriremo che ha provato anche a insegnarci come e quanto sia possibile resistergli.
Francesco Magisano