Si può esser fieri degli Italiani nel mondo?
A quanto pare sì, se si pensa a Edoardo Pucci ambasciatore in mesoamerica, a Gianni Pertici con la sua start-up a Lugano, a Stefano  Tonchi giornalista a New York da 30 anni circa, a Susanna Rossi giornalista in Argentina, oppure a Roberto Ricci che aiuta i bambini in Madagascar…ecc…
E potremmo proseguire ancora a lungo.
Non stiamo parlando di impressioni, o di una visione in filigrana di ciò che potrebbe essere… : si tratta di realtà risapute e consolidate, dovute all’abilità dei nostri connazionali.
Realtà che hanno preso forma nei modi più diversi, magari già inizialmente formate in qualche caso o nate dal nulla in molte circostanze, create comunque sempre con l’impegno e la costanza che ci contraddistingue.
Gli Italiani nel mondo sono quasi 66 mln (fonte ANPR anno ’23), di cui circa 6 mln iscritti  all’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (AIRE); la scelta di risiedere all’estero dipende ovviamente dal tipo d’attività che viene svolta.
Si trovano in tutto il mondo, e più di metà in Europa. Moltissimi in mesoamerica, o America meridionale in Brasile e Argentina: la capitale di quest’ultima, Buenos Aires, risulta la città con più italiani al mondo; e  anche in Africa ne sono presenti davvero tanti.
Purtroppo capita anche che molti si siano trovati o si trovino tuttora in difficoltà per motivi indipendenti dalla loro volontà, vedi tensioni internazionali, conflitti anche armati ecc… In tal caso, è ovvio che occorre far riferimento all’Ambasciata italiana più vicina. Sperando che il mondo trovi il verso giusto per diminuire e contenere i conflitti. Eppure deve esserci un modo efficace per la soluzione delle controversie: come dice Cacciari, “Pace è retorica. Patto è concretezza”. Per esempio.
Naturalmente la tipologìa dei connazionali all’estero è nel frattempo cambiata negli ultimi decenni, diventando sempre più di livello: anche i luoghi comuni della serie “spaghetti e mandolino” sono diminuiti.
Peraltro, le fonti un paio d’anni fa parlavano di 60 mln circa di Italiani ancora in Italia (meno male…).
Ma ovunque, in patria o fuori, nonostante i problemi si è in grado di dare  prova di capacità, impegno e anche affidabilità.
E’ per questo che, malgrado la condizione non invidiabile del nostro Paese in questo momento, siamo contenti di essere italiani.
Sandra Fallaci©

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