Indiscrezioni giornalistiche comunicano che Macron si stia attivando per candidare Mario Draghi alla Presidenza della Commissione UE: dialogando con le cancellerie internazionali.
Candidatura che sembra stia suscitando l’approvazione e l’apprezzamento dei poteri internazionali.
Mario Draghi però pare neghi interesse alla proposta. Non potrebbe fare altrimenti, per esigenze di scena low profile.
Forza Italia reagisce dichiarando che manterrà fede agli impegni che verranno assunti all’ interno del Partito Popolare Europeo: probabilmente puntando alla conferma della Von der Leyen.
Giorgia Meloni
Tutto ciò avviene ben 6 mesi prima della consultazione elettorale europea dai cui risultati potrebbe emergere un forte potere del fronte conservatore – riformista. Situazione che affiderebbe a Giorgia Meloni un ruolo di player determinante. È quindi singolare il movimento di Macron. È logica elementare in politica il fatto che il modo migliore per bruciare un candidato è annunciarne l’esposizione con notevole anticipo. Macron si muove con lo scopo di bruciare Mario Draghi?
È possibile, perché non dobbiamo dimenticare che Macron ha tra i suoi consiglieri colui che lo ha creato, ossia il plasmatore del fenomeno Macron:
il mefistofelico Jaques Attali.
Macron
Potrebbe essere un piano partorito dalla mente raffinatissima dell’ex consigliere di Miterrand.
Per dire: italiani, se rifiutate la candidatura dell’ italiano pubblico più stimato nel mondo, la scelta passa nelle “nostre” mani e ossia: ad un rinnovato asse franco-tedesco perché nulla cambi.
Ma l’Europa ha bisogno di una forte scossa, è necessario che “molto” cambi.
È necessario che in Europa si cominci a ragionare in termini di unione dei popoli, di Europa politica: Nation Building.
In questo quadro è anche da ricordare che di recente Mario Draghi ha pubblicamente denunciato la necessità di un’ Europa politicamente unita e solidale senza la cui realizzazione, l’unità monetaria sotto i colori dell’euro potrebbe implodere con rischi elevatissimi per l’intera area. Processo che è preteso con urgenza storica determinata dal conflitto Russo-Ucraino
che esclude la vecchia idea di una Europa dall’Atlantico agli Urali.
La storia chiama gli Europei a fare Europa sul serio: Macron vuole fare
Europa sul serio? Dubito molto, molto, molto. Ma Giorgia Meloni… c’è.
Francesco Magisano