MILANO – All’ opera di Verdi, la cui trama sembra una serie di Netflix tra rivalità in amore, guerra, politica, fa da sfondo la macchietta antifascista recitata dal Sindaco di Milano.
Non voleva condividere il palco d’onore della Scala col Presidente del Senato Ignazio Larussa.
Il Sindaco Sala intendeva, con tale sua determinazione, difendere i milanesi e gli italiani dal fascismo, esistente solo nella sua testa e in quella di molti suoi commilitoni di sinistra che non sanno più che pesci prendere e cosa inventarsi per tornare al più presto possibile alla guida del Paese
per altri 10 anni, trascinarlo sull’orlo del baratro e poi, passati inevitabilmente all’opposizione usare il loro tempo per urlare l’incombente neo fascismo e rimproverando al centro destra tutto quello che essi non farebbero nel loro nuovo ipotetico nuovo decennio, con le imponenti novità dell’armocromismo
Schleiniano e delle pochettes 5Stelle di Conte, salvezza del popolo italiano.
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Come stanno facendo ora.
Quindi sembra, pare, si dice che il Sindaco Sala avrebbe annunciato che alla Prima Verdiana intendeva stare in platea con la Senatrice a vita Liliana Segre. Il Presidente Larussa sembra, pare, si dice abbia risposto in contropiede: bene, vengo anche io in platea vicino alla Senatrice Liliana Segre.
La Senatrice Segre, evidentemente seccata di essere tirata per la giacca dal peggiore Sindaco della storia di Milano, ha quindi accettato l’invito di andare nel Palco d’ onore. Quindi, nonostante Sala, tutti sul Palco d’ Onore. Al peggior Sindaco della storia di Milano rimane una indimenticabile, per lui, figuraccia.
Non capisce, il Sindaco Sala, che non basta farsi fotografare con indosso una maglietta con l’ immagine di Che Guevara, come fece tempo fa , per rendersi credibili come
Guerrillero Heroico. Pensi a garantire sicurezza ai cittadini milanesi e rifletta sullo stritolamento di Milano compiuto con le sue folli ciclopedonali. È meglio.
Non porti Milano, La Scala, Giuseppe Verdi, l’ Italia sui giornali di tutto il mondo con questo macchiettismo fantapolitico.
E lasci, lasciate tutti in pace la Senatrice Liliana Segre. È troppo intelligente per voi.
Francesco Magisano