Del 8 Dicembre 2023 alle ore 15:31Guido Prati, nato ad Agnedo l’8 novembre 1884 e deceduto in loco il 31 luglio 1967, fu un valoroso volontario di guerra durante il conflitto 1915-18, distinguendosi come ufficiale degli Alpini. Originario di una famiglia d’arte, essendo figlio del pittore Eugenio e fratello di Angelico, completò gli studi superiori a Trento. Il suo servizio militare non si limitò alla guerra; richiamato durante la seconda guerra mondiale, utilizzò astuzia presentandosi in abiti trasandati, eludendo il grado assegnatogli. Questo spirito libero, pur avendo combattuto nella prima guerra mondiale, non condivideva gli ideali della seconda. Dopo la guerra, immergendosi nella vita di una tribù zingara, Prati acquisì il “battesimo di sangue”, un’esperienza di cui andava fiero. Di natura introversa, si esprimeva intensamente attraverso la chitarra classica e si distinse come esperto suonatore. Tuttavia, la sua arte musicale era nota principalmente agli intimi amici e compaesani. Oltre alle sue doti musicali, Prati era anche un abile disegnatore e membro dell’Accademia di Vienna. In collaborazione con Italo Cinti, illustrò il libro del fratello Angelico sul “Folclore Trentino” nel 1925 e contribuì successivamente a “Voci di gerganti, vagabondi, etc.” nel 1940. Nonostante la sua preferenza per uno stile di vita libero, Prati era ben voluto dalla popolazione di Agnedo e fu amorevolmente assistito dalle sue tre nipoti. La sua poesia “del Valtinello,” pubblicata in “Poesie dialettali Valsuganotte,” testimonia il suo attaccamento alla cultura locale. Guido Prati, un uomo dalle molteplici sfaccettature, ha lasciato un’impronta significativa non solo come combattente valoroso, ma anche come musicista, disegnatore e individuo libero che ha saputo affrontare la vita con astuzia e intelligenza.
Fonti:
Guido Prati – prati.com.brL’articolo Guido Prati: il volontario zingaro è già apparso su Il Corriere Nazionale.