Del 30 Novembre 2023 alle ore 04:54Alla Dire parla Peter Sands, direttore del Fondo globale per la lotta all’aids
ROMA – I cambiamenti climatici sono anche una minaccia alla salute delle persone. Un rischio e un dato di fatto, secondo Peter Sands, direttore del Fondo globale per la lotta all’aids, alla tubercolosi e alla malaria. “Ci sono regioni, ad esempio in Africa, che stanno manifestando nuove vulnerabilità” sottolinea il responsabile, in un’intervista con l’agenzia Dire. “La malaria è arrivata dove prima non c’era, ad esempio negli altopiani del Kenya e dell’Etiopia, dove le temperature notturne non sono più così basse da uccidere i parassiti”.
Ci sono poi i fenomeni meteorologici estremi. “L’aumento delle temperature dei mari sta generando più di frequente cicloni e alluvioni, dal Malawi al Mozambico e fino al Pakistan” denuncia Sands. “In questo Paese dell’Asia i casi di infezione da malaria si sono moltiplicati per quattro, determinando un’impennata nel numero delle vittime, quasi sempre le persone più vulnerabili: bambini con meno di cinque anni di età e donne incinte”.
Il Fondo, un’organizzazione nata nel 2002 che ha base a Ginevra, ha la missione di rafforzare i sistemi sanitari dei Paesi più fragili. Una fragilità ambientale e sanitaria insieme: una correlazione confermata dalla scelta di celebrare una Giornata della salute il 3 dicembre, domenica prossima, proprio durante i lavori della Cop28, la conferenza per il contrasto ai cambiamenti climatici in programma a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.
L’iniziativa è realizzata grazie a un contributo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L’impegno, si riferisce in una nota, è “creare un momento di svolta per il clima e la salute riunendo un’ampia gamma di attori, compresi ministri, esperti, organizzazioni della società civile, rappresentanti dei giovani e delle imprese con l’obiettivo di mettere l’agenda clima-salute al centro del dibattito”.
Un’esigenza che Sands anticipa nell’intervista. Secondo il direttore, “gli impatti dei mutamenti climatici sulla salute globale sono complessi e multidimensionali e la malaria ne è un esempio”. Sands sottolinea: “Purtroppo nel contrasto a questa malattia non stiamo andando ancora nella direzione giusta”.
Lo confermano vicende e vicissitudini che riguardano più Paesi. “I luoghi colpiti dalla malaria sono spesso anche teatro di conflitti” aggiunge Sands, confermando il carattere “multidimensionale” della sfida. “E bisogna considerare che i parassiti all’origine della malattia stanno diventando più resistenti agli strumenti che utilizziamo per combatterla”.
Una buona notizia riguarda invece i vaccini. Il 21 novembre circa 330mila dosi del farmaco di tipo Rts,s, autorizzato dall’Oms, sono state consegnate in Camerun: è stato l’avvio di una campagna di distribuzione su scala continentale. Ancora nel 2021 la malaria ha causato circa 619mila morti, in 19 casi su 20 in Africa.
Agenzia DIRE www.dire.it)
L’articolo Cambiamenti climatici, Sands: “Malaria anche sugli altipiani etiopi” è già apparso su Il Corriere Nazionale.