di Anna De Caro
Gli oltre 78 milioni di incassi globali raggiunti dal kolossal Napoleon del noto regista Ridley Scott e l’oggettivo gradimento del pubblico, non sono bastati a placare le critiche degli studiosi circa la mancata fedeltà storica di gran parte del film. Tra gli errori storici contenuti nella pellicola, in particolare:
Non condivisa è stata la scelta di Vanessa Kirby nei panni di Joséphine, moglie di Napoleone, interpretato da Joaquin Phoenix, in quanto l’attrice è molto più giovane della controparte, mentre Josephine, in realtà, aveva 6 anni in più del marito;
Sono state contestate alcune caratteristiche di Napoleone: non era di umili origini e non “si è fatto da solo”, non era molto abile ad andare a cavallo e non era solito stare in testa all’esercito, bensì restava nelle retrovie in sicurezza e pianificava strategie, non presenziò all’esecuzione di Maria Antonietta, non diede uno schiaffo a Joséphine durante il divorzio e non incontrò mai il Duca di Wellington;
Non è stata appoggiata l’idea che il divorzio potesse essere partita da Josephine, in quanto ella era terrorizzata di perdere il suo status;
È stata contestata la scena dell’esecuzione di Maria Antonietta: Ridley Scott ce l’ha presentata con un abito nero e una folta chioma, ma in realtà i capelli della regina furono rasati prima dell’esecuzione e le fu fatto indossare un abito bianco, all’epoca obbligatorio per le vedove;
Sono state criticate alcune inesattezze spaziali nelle scene della battaglia di Austerlitz e della battaglia delle Piramidi.
L’irriverente regista, appoggiato dall’attore Joaquin Phoenix, non ha taciuto davanti alle critiche e ha sottolineato come, seppur sia un appassionato di storia, come testimoniato dal suo intramontabile Gladiator (2000), il suo intento non fosse quello di girare un documentario.
Anna De Caro
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