Del 20 Novembre 2023 alle ore 18:04Riceviamo e pubblichiamo

Il Presidente del consiglio comunale di Pulsano nega per banali motivi al consigliere ANGELO DI LENA le delucidazioni sui servizi ai minori allontanati dal nucleo familiare di origine, chieste attraverso una interrogazione consiliare.

L’invito del presidente del consiglio comunale rivolto al Consigliere Angelo Di Lena nell’ultima nota di riscontro in data odierna di diniego di risposta all’interrogazione per avere delucidazioni in merito alla vigilanza sui servizi ai minori allontanati dal nucleo familiare di origine e’ di presentare una richiesta di accesso agli atti perché questo tipo di richieste non sono di competenza dell’organo politico.

 Queste le considera del consigliere Angelo Di Lena:

“Credo che l’invito del Presidente del consiglio comunale meriti la massima attenzione da parte di tutti, cittadini, associazioni, stampa, ecc. perché di fatto mi mette nelle condizioni di spiegare al primo cittadino di Pulsano, che l’Italia è uno stato di diritto dove vige un ordinamento giuridico regolato dalle leggi dello stato.
Necessarie trasparenza e legalità
Ed allora ricordiamo al presidente del consiglio che l’attività sua e della sua amministrazione deve essere coerente con i principi che dovrebbero essere fatti propri da chi amministra : trasparenza e legalità.

Perché il presidente non risponde alla mia interrogazione ?

Perché c’è questo silenzio politico ?

Ne consegue che il presidente del consiglio comunale prima d’invitarmi a fare un accesso agli atti dovrebbe farmi rispondere, così come previsto da leggi e regolamenti, alle mie  interrogazioni e richieste di dati valutando la correttezza delle procedure amministrative segnalate o quanto meno aggiornare il regolamento del funzionamento del consiglio comunale come avviene in altre parti d’Italia estendendo il significato di “ Interrogazione “, in cui si da la possibilità al consigliere comunale, nell’espletamento della propria attività amministrativa a 360 gradi in ossequio all’articolo 43 del d.lgs. 267/2000 comma 3 .
Inoltre, l’amministratore comunale ha due punti di riferimento: il sindaco ed il segretario generale, e quindi il riscontro alla mia interrogazione a firma del Presidente del consiglio comunale mi lascia molti dubbi.

Come fa un consigliere a rivolgersi agli uffici  se gli atti dubbi non hanno prima passato il vaglio di legittimità del sindaco, del segretario e dell’ Assessore al ramo ?

E perché il presidente del consiglio comunale omette di rispondere alla mia interrogazione e richieste dati?

SI ATTIVI PRIMA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ALLE NOSTRE INTERROGAZIONI, SI MUOVA PER FARMI RISPONDERE, POI VALUTERERO’ IO IL DA FARE. NON È CERTO LEI CHE DEVE DIRE A ME CIÒ CHE VA FATTO.

Un consiglio lo voglio dare io al presidente del consiglio comunale affinché alzi il livello del dibattito.

Io, caro PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE, ho una visione della politica alta, nobile, e credo che una forte opposizione, seria e preparata sia di impulso ad una maggioranza che governa un paese con autorevolezza e polso fermo .
Non è mai il contrario . . .

La invito, allora, ad alzare il livello del dibattito su temi importanti e fondamentali quali legalità e trasparenza amministrativa uscendo da quella sua concezione “giustizialista” dal respiro corto e senza prospettiva per la sua amministrazione e la sua cittadina.
Consulta della legalità e commissione che verifichi la legittimità degli atti .

Le lancio due proposte, pubblicamente: istituisca una CONSULTA DELLA LEGALITA’ presieduta da un rappresentante dell’opposizione consiliare al fine di coinvolgere associazioni e gruppi di cittadini nell’individuazione di criticità o delle situazioni di illegalità sulle quali intervenire per garantire ai cittadini legalità, trasparenza e controllo democratico del territorio.

Se non ha tempo, personale e mezzi per rispondere alle tante richieste di controllo e verifica degli atti da parte dei consiglieri, che hanno questo compito istituzionalmente, si adoperi per istituire una COMMISSIONE D’INCHIESTA, magari prefettizia, che verifichi tutte le pratiche e/o procedimenti amministrativi segnalati dall’opposizione in quanto “anomali” per fugare ogni dubbio o sospetto.
Ne guadagnerebbe la chiarezza e la trasparenza della politica amministrativa della nostra Pulsano.

Credo infatti che sia interesse di tutti i consiglieri, dai piu’ “navigati” a quelli di nuova nomina, adoperarsi con ogni mezzo per cancellare quella sensazione di opacità, di poca trasparenza, di trasversalità della politica cittadina, di interferenze degli interessi privati su quelli pubblici, in modo che venga del tutto sconfitta l’illegalità.
In tal senso l’insediamento della commissione in questione sarebbe davvero un bel passo in avanti”.L’articolo Pulsano – Consiglio comunale “negate delucidazioni sui servizi ai minori” è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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