Del 20 Novembre 2023 alle ore 15:21
di Enrico Tedeschi
Archiviata l’edizione post Covid dell’anno scorso, che pur ha visto la vittoria dell’imperdibile romanzo – opera omnia su Federico II “Il Cuoco dell’Imperatore” di Raffaele Nigro, ritorno alla luce, anzi alle mille luci della splendida “Sala delle Muse” del Circolo Unione di Bari, questo 17 u.s., per la XII edizione del Premio Nazionale che l’Associazione “Porta d’Oriente – Cultura e Libero Sviluppo del Mediterraneo” ha organizzato sotto l’attenta regia dell’infaticabile suo presidente, la prof. Cettina Fazio Bonina. L’ampissima sala piena del cuor cuore della cultura e della società, e non solo barese, per questo evento con tema “L’amicizia ai tempi dei social”, e anche stavolta con la stessa collaudata formula di due momenti distinti ed entrambi affidati alla conduzione esperta della giornalista Antonella Daloiso. E dunque sessione della mattina con l’apertura affidata al presidente emerito dell’Associazione, prof. Giovanni Dotoli, dopo i saluti istituzionali dell’Assessore alla Cultura di Bari Ines Pierucci e del Magnifico Rettore della Università “Aldo Moro” prof. Stefano Bronzini, si è subito passati alle premiazioni delle sezioni “Poesia in italiano e in vernacolo” e per il “Racconto breve” davanti ad una platea gremita di studenti di ogni ordine e grado.
Al solito è però nel pomeriggio, con inizio alle h. 16,30, che si è svolto l’appuntamento più atteso di questo vero e proprio evento culturale che sta ponendo Bari sul podio delle migliori rassegne letterarie italiane. Saluti istituzionali del sindaco di Modugno ing. Michele Bonasia e del consigliere regionale dr. Michele Picaro, da registrare pure quelli di una delegata del Comune di Cefalù, la dr.ssa Rosaria Liberto, lì presente a certificare la vicinanza ideale tra sua Città e Bari anche attraverso un omaggio alla presidentessa Fazio Bonina di un’opera del M° Benedetto Poma. Breve presentazione dei relatori al tavolo e citazione degli importanti membri della giuria presieduta dalla nota psicologa e scrittrice Vera Slepoj (ma impossibilitata a presenziare) a precedere la proclamazione del vincitore dell’ambìto “ Premio Letterario Nazionale Porta d’Oriente 2023”, anche in qualità di presidente della “Sezione Romanzo”, c’è però stato nientemeno che il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi sia pure in video collegamento da Padova. Una terna da davvero difficile “giudizio di Paride”, ha prevalso sulla ormai notissima Gabriella Genisi con il suo “L’Angelo di Castel Forte” ed Enrico Pandiani con “Ombra”, lo scrittore Fulvio Abbate con “Lo Stemma” (la Nave di Teseo edizioni): un poderoso volume, un vero e proprio «anti-Gattopardo» in rigorosa salsa siciliana che alla fine afferma “la mediocrità come unico vero talento possibile, vincente nella società in cui viviamo”.
Questo il podio, dunque, ma impossibile non citare anche i diplomi e gli altri premi speciali consegnati a fine cerimonia dalla giornalista Mary Sellani (in rappresentanza dell’indimenticabile Nicola Saponaro a cui è intitolato il Premio) dal noto scrittore e italianista nonché membro della Giuria Massimo Onofri, dal Presidente del Circolo Unione Giacomo Tomasicchio e dalla famosa jewels designer Marina Corazziari:“Premio Prof.ssa Fulvia Fiorino Dotoli” a Fate Velaj per “Mi Manchi”, saggio sulla Puglia, quello ad Angelo Poletti e Mirella Romagnoli per “Un viaggio lungo la Via Emilia” e, a seguire, a Massimiliano Di Gioia per “Menta, marmo e mito” ed infine ad Agostino Picicco per “Il Narcisismo digitale – La sfida di non perdere le relazioni”. Un ulteriore Premio Speciale a parte anche al celebre imprenditore veneto Tonino Tognana e campione automobilistico nonché autore del libro “Quei rally con il cavallino” in cui parla della sua esperienza con la Ferrari.
Con il patrocinio della Regione Puglia, della Città Metropolitana di Bari, dell’Università degli studi di Bari e di San Marino, del Comune di Modugno e di altre istituzioni benemerite, nonché il contributo di numerosi sponsor, doveroso citare almeno i doni ai premiati delle prestigiose porcellane Geminiano Cozzi 1765, Manifattura di Venezia, di Tonino e Tamara Tognana, e le degustazioni di Nardini Distilleria 1779 o della Casa vinicola dI Melfi e di quella Orlando di Rutigliano. Intermezzi musicali di altissimo livello curati dal Conservatorio Musicale “Nicolò Piccinni” di Bari, con la direzione del Maestro Christian Ugenti, e dal “Coro Gabriel – Lucia Greco” a cura della prof.ssa Annamaria Sallustio, una giornata cui non è davvero mancato nulla. Arrivederci alla prossima edizione, allora.
Enrico Tedeschi
L’articolo Premio Porta d’Oriente 2023, un successo annunciato è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.