Del 17 Novembre 2023 alle ore 11:28Editoriale di Antonino Giannone
Il giorno 16 Novembre al Pontificio Collegio Teutonico in Vaticano e’ stata presentata l’iniziativa “Grazie dottore” (thankyoudoctor.org), uno slogan per una campagna di sostegno al Medico di base o come si usa dire al Medico di Famiglia. L’iniziativa cerca di rispondere alla crisi del sistema sanitario in molti Paesi dove questa categoria subisce mancanza di sostegno e di riconoscimento professionale. Si tratta di riaffermare l’importanza e il valore dei medici di famiglia.
L’Associazione no-profit di medici SOMOS Community Care, che riunisce più di 2.200 medici a New York per aiutare pazienti immigrati promuove questa campagna a sostegno del Medico di base. Un’iniziativa che è sostenuta dalla Pontificia Accademia per la Vita, oltre che da altre organizzazioni mediche, infermieristiche, civiche e accademiche. Nel corso della conferenza, è stata presentata la “Dichiarazione per la riscoperta del medico di famiglia” che intende ricordare ai governi, alle istituzioni pubbliche e ai sistemi sanitari la necessità di rimettere al centro la figura del medico di base. “Questa Dichiarazione – ha spiegato alla presentazione monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita – vuole rimettere al centro dell’attenzione dei sistemi sanitari il rapporto medico-paziente e il riconoscimento del lavoro quotidiano di milioni di medici che si impegnano nella cura dei malati. La Dichiarazione arriva a chiamare i Medici “buoni samaritani”, una qualifica che li onora, ma soprattutto li responsabilizza nei confronti dell’umanità bisognosa di cura”.
Nei diversi Paesi con vari contesti sociosanitari e servizi sanitari, il medico di famiglia dovrebbe essere considerato al centro di tutto il mondo assistenziale. Monsignore Renzo Pegoraro, cancelliere della Pontificia Accademia ha sottolineato come sia importante anche la terminologia che usiamo perché a volte si parla di medico di base o medico di medicina generale e invece “affermando la dizione ‘medico di famiglia’ si dà importanza al contestualizzare bene ogni paziente nelle sue relazioni fondamentali basilari”, ovvero “il contesto in cui vive e in cui abitano le persone accanto, i legami affettivi e sociali che ci sono, in modo tale che il medico sia il primo e fondamentale interlocutore con chi ha bisogno di cure. Ma il medico è anche un contatto fondamentale per i percorsi di prevenzione, diagnosi e cura delle persone”.
La Dichiarazione per la riscoperta del medico di famiglia” vuole essere un’occasione mondiale per affermare sempre di più i concetti, non solo della cura ma soprattutto della prevenzione. Altro tema affrontato e’ stato quello della comunicazione tra Medico e Paziente che deve fare nascere e sviluppare un rapporto di reciproca fiducia per sostenere programmi di prevenzione e di aderenza ai percorsi di cura delle malattie, specie quelle croniche. Serve un accesso ragionato o appropriato alla medicina specialistica per non accrescere costi della sistema sanitario che potrebbero essere evitati. “La sanità ideale e del futuro per il Medico di famiglia – ha evidenziato Filippo Anelli, presidente del Federazione Nazionale dei Medici Italiani – deve essere: pubblica, partecipata, adeguatamente finanziata, con un numero congruo di professionisti, organizzata per rispondere efficacemente agli obiettivi di salute dei cittadini e che rispetti le decisioni del paziente. Questo rapporto tra medico di famiglia e paziente è fondato sull’interesse primario della Persona e sul suo bisogno di salute e s’instaura grazie alla libera scelta del medico da parte del cittadino. Un rapporto che rispecchia i principi etici indicati nel Codice di deontologia medica rispetta le reciproche autonomie e si fonda sulla comunicazione come tempo di cura”. Per l’impatto delle Tecnologie digitali, sono intervenuto come Delegato del Prof. Filippo Boscia, Presidente dei Medici Cattolici.
Nei prossimi anni l’Intelligenza Artificiale (IA) interverrà pesantemente in tutti i settori della società e in molti campi della Medicina, in particolare, nelle applicazioni tecnologiche delle attività del Medico di Famiglia.
Ho, quindi, sottolineato la necessità che gli Algoritmi dell’IA rispettino i valori etici imprescindibili nel rapporto Medico /Paziente e, cioè, che l’IA deve rimanere uno strumento tecnologico importante per migliorare l’indagine dei dati a disposizione e delle loro correlazioni per formulare la migliore diagnosi, ma l’IA non deve mai sostituire l’Uomo, in questo caso il Medico, perché quest’ultimo deve mantenere sempre l’empatia necessaria nel suo rapporto con il Paziente. Ci auguriamo che nei prossimi anni il Sistema Sanitario Nazionale non operi con la negligenza dei 20 anni passati ritardando l’introduzione delle innovazioni tecnologiche. Ho portato la testimonianza di sperimentazioni positive di Telemedicina che ho contribuito a realizzare (Ambulatorio Cardiologico Telematico all’Ospedale Luigi Sacco di Milano nel 1999!) non sono entrate a fare parte del SSN per la solita questione di mancanza di risorse finanziarie! Chissà quante decina di migliaia di vite avremmo potuto salvare nel tempo del Covid, risparmiando anche i tanti miliardi di euro spesi in oltre 20 anni inefficienze.L’articolo L’importanza del Medico di Famiglia: “Grazie dottore” è già apparso su Il Corriere Nazionale.

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