Del 15 Novembre 2023 alle ore 08:53BARI – «Migliaia di persone hanno marciato domenica 12 novembre per le vie di Bari nel “Corteo per la Pace in Palestina” per l’immediato cessate il fuoco; aiuti umanitari a Gaza; rilascio di tutti gli ostaggi e dei prigionieri politici; rispetto del diritto internazionale. Il Partito Meridionalista, ha partecipato con una delegazione insieme a Michele Ladisa, segretario generale del partito.
Partendo dalla constatazione che il governo sionista israeliano ha ammesso di aver sganciato oltre 6.000 bombe (già nelle prime settimane dell’operazione militare: “Spade di ferro”) sulla Striscia di Gaza bombardando giorno e notte: ospedali, università, scuole, condomini residenziali, chiese, moschee, serbatoi d’acqua, pannelli solari, pescherecci, campi profughi, ambulanze, depositi di aiuti umanitari, sede ONU, ecc.
La crisi umanitaria e il rischio di epidemie precipitano giornalmente nei territori palestinesi per la mancanza cronica di acqua potabile, cibo, medicinali, elettricità. La portata della devastazione dei bombardamenti sfida la comprensione, la logica dell’intelletto divenendo un attacco alla dignità e all’esistenza umana. Ad oggi, 11.240 civili morti, di cui 4.630 bambini, di cui 3.130 donne, di cui 189 personale medico, di cui 102 dipendenti UNRWA, di cui 50 giornalisti (fonte: Ministero della Sanità Palestina, 13/11/2023). Oltre 28.000 feriti, più di 3.250 persone scomparse o sotto le macerie, tra cui 1.700 bambini dispersi, afferma il ministero.
Questa non è solo un’offensiva bellica ma puro genocidio, pulizia etnica, annientamento sistematico del diritto di un popolo a vivere, a realizzarsi, ad amare, a sperare. Il disprezzo per la vita, l’ipocrisia di alcune potenze globali e l’assoluta brutalità di queste azioni sono un’accusa schiacciante contro il genere umano.
Spiace che l’ONU non faccia nulla per fermare questo massacro. Ma, i governi nazionali hanno l’obbligo morale e storico di segnalare lo Stato di Israele come “stato terrorista” e presentare una denuncia alla Corte Penale Internazionale. Il silenzio è complice.
Mentre le ombre di un allargamento del conflitto si allungano come una chimera, non si può fare a meno di chiedersi: Quando si risveglieranno le coscienze sopite delle masse del “democratico” Occidente? Quante altre migliaia di grida di dolore e disperazione dovranno restare inascoltate? Quante altre vite umane saranno dilaniate, ferite, sepolte prima del cessate il fuoco?
Solo se sapremo mantenere e sviluppare la nostra “unicità” di popoli, libertà di parola e pensiero, identità culturali nazionali potremo contribuire non da Stati “gregari o satelliti”, ma da protagonisti “alla pari”, alla costruzione di una cultura veramente universale – una nuova visione del mondo (Nuovo Umanesimo) –, che metta al centro l’Uomo (antropocrazia) e bollando qualsiasi forma di imperialismo territoriale e colonialismo culturale e linguistico che muta e perdura da secoli, di cui la storiografia ufficiale diffida».
PARTITO MERIDIONALISTA
Direzione politica e Segreteria generaleL’articolo Striscia di Gaza e Cisgiordania: la luce è diventata oscurità, la pulizia etnica la normalità, il silenzio la complicità.   è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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