Del 15 Novembre 2023 alle ore 15:19

Enzo Savorgnan di Brazzà fu un volontario di guerra in tre conflitti: la guerra d’Etiopia (1935-1936), la guerra civile spagnola (1936-1939) e la seconda guerra mondiale (1939-1945).

Nella guerra d’Etiopia prestò servizio come capitano nella 1ª Divisione Camicie Nere 23 marzo della MVSN. In Spagna partecipò alla battaglia di Guadalajara, dove fu decorato con una medaglia d’argento al valor militare.
Nella seconda guerra mondiale fu inizialmente inviato al fronte greco-albanese con il grado di capitano nella 21ª Divisione fanteria “Granatieri di Sardegna”. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, aderì alla Repubblica Sociale Italiana e fu nominato prima Capo della Provincia (Prefetto) di Reggio Emilia (25 ottobre 1943 – giugno 1944), poi di Varese (ottobre 1944 – aprile 1945).
Altre informazioni biografiche

Nascita e famiglia d’origine: Enzo Savorgnan di Brazzà nacque a Cormons, in provincia di Gorizia, il 10 ottobre 1910. Figlio di un conte, fu educato in un ambiente aristocratico e conservatore.
Studi e formazione: Si laureò in Giurisprudenza e in Scienze politiche all’Università di Padova.
Titoli e benemerenze: Oltre alla medaglia d’argento al valor militare ottenuta in Spagna, Savorgnan fu decorato con due medaglie di bronzo e tre Croci di guerra al valor militare.
Servizio militare in pace e/o in guerra: Oltre ai tre conflitti in cui prestò servizio come volontario, Savorgnan ricoprì anche diversi incarichi militari in tempo di pace, tra cui quello di comandante del 79º Battaglione M della MVSN.
Famiglia propria: Sposò Fernanda Francisci, figlia del luogotenente generale della Milizia Enrico Francisci.
Attività professionale: Dopo la laurea, Savorgnan intraprese la carriera politica e diplomatica.
Attività exprofessionale: Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, Savorgnan aderì alla Repubblica Sociale Italiana e fu nominato Capo della Provincia (Prefetto) di Reggio Emilia e poi di Varese.
Ulteriori attività non professionali o extraprofessionali: Savorgnan fu un appassionato di sport, in particolare di equitazione e tennis.
Convinzioni politiche e religiose: Savorgnan fu un fascista convinto. Era un cattolico praticante e un fervente anticomunista.
Morte: Enzo Savorgnan di Brazzà fu catturato dai partigiani a Varese il 25 aprile 1945 e fu giustiziato il 28 aprile.

Conclusioni
Enzo Savorgnan di Brazzà fu una figura controversa. Da un lato, fu un valoroso soldato che si distinse in tre conflitti. Dall’altro, fu un convinto fascista che partecipò attivamente alla repressione antipartigiana. La sua esecuzione da parte dei partigiani fu un atto di giustizia, ma anche un gesto simbolico che rappresentò la fine del fascismo in Italia.
FontI:
Enzo Savorgnan di Brazzà – Wikipedia
L’articolo Enzo Savorgnan di Brazzà: un volontario di guerra controverso è già apparso su Il Corriere Nazionale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.