Del 14 Novembre 2023 alle ore 04:13Lettera aperta di Luigi Pignatelli, presidente Hermes Academy e Comitato Territoriale Arcigay Taranto, ad Amministrazione Comunale di Taranto e alle testate giornalistiche
Taranto, 14/11/2023 – Il trasferimento del capolinea di quasi tutte le fermate delle linee urbane e delle fermate dei bus interurbani a lunghissima percorrenza al Parco Cimino crea un enorme disagio a chi, come me, ha sempre usato le sole gambe per spostarsi in città.

Ieri, di ritorno dal Consiglio Nazionale Arcigay che si è svolto a Bologna Sabato 11 e Domenica 12 Novembre, ho dovuto percorrere a piedi 5 km, con un grande zaino in spalla, per raggiungere casa mia in centro. E dovrò farlo tutte le volte che mi sposterò per e dall’aeroporto di Brindisi con l’Airbus, da e per Bari con Itabus (che è la compagnia più economica, dato che il biglietto costa 4,50 euro a fronte di 7,20 euro del bus FSE e di 9,40 del treno), etc.
Non ho la possibilità economica di spendere tanti soldi per acquistare il biglietto del bus del Kyma (ex Amat), ora che i controlli sono tornati a tappeto. E pur volendo/potendo, a Cimino non ho trovato la rivendita.
Ritengo debba esistere, per chi opera nel sociale e per chi non ha un lavoro, la possibilità di richiedere un abbonamento Kyma gratuito o dal costo simbolico/calmierato, ma questa è un’altra storia.
Cosa accadrà quando tornerò a tarda notte dall’unica fermata al Parco Cimino, con temperature basse e illuminazione inesistente sulla Statale?
Diciamoci la verità, quell’area non viene usata come parcheggio per lasciare le auto fuori dal centro, principale obiettivo di questi stravolgimenti.
È la solita storia dell’azione pseudo ecofriendly, che strizza l’occhio alla sostenibilità, con cui alle amministrazioni piace sciacquarsi la bocca, che crea solo disagi alle classi meno abbienti, alle quali appartengo.
Sia ben chiaro: conosco l’Agenda 2030 e con le associazioni che presiedo operiamo da anni per il raggiungimento dei 17 goal.
Il Parco Cimino può diventare cuore pulsante della cultura tarantina, in tutte le sue forme (sport, letteratura, fotografia, teatro, etc).
In tempi non sospetti, nel lontano 2012, con la Hermes Academy organizzammo diversi appuntamenti del nostro corso di fotografia, con il compianto Alfredo De Lucreziis, al Parco Cimino.
E il progetto, in work in progress, dell’Arena all’aperto, ci entusiasma molto.
Ma non è creando disagi a chi non ha patente né auto in famiglia che si incentiva la fruibilità del Parco Cimino.
Alla luce dei disagi creati a chi non ha auto, chiedo all’amministrazione di:
– ripristinare la fermata del 3 e dell’1/2 nei pressi dell’ipermercato Porte dello Ionio;
– fare pressione sulle compagnie di lunga percorrenza, al fine di ripristinare le fermate del Porto Mercantile e di Viale Unicef (Via Mascherpa per l’Airbus), punti raggiungibili a piedi in sicurezza a qualsiasi ora del giorno e della notte.

L’autodeterminazione passa anche e soprattutto dalla libertà di circolare in piena autonomia, a piedi o qualsivoglia mezzo, a qualsiasi ora del giorno e della notte.L’articolo Park Cimino: enormi disagi per chi non ha patente né auto in famiglia è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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