Del 13 Novembre 2023 alle ore 09:32L’Opinione di Roberto Chiavarini
Sarà pure accaduto che, sotto il peso del grande dolore acuto e opprimente per la perdita del nostro amato genitore e/o di un nostro Caro , abbiamo mosso un rimprovero a Dio, accusandolo di ingiustizia.
Anzi, abbiamo inteso la nostra sofferenza, come un intralcio alla nostra quotidiana felicità, sia pure rappresentata dalle cose piu semplici della vita.
Intralcio, che abbiamo assunto come un giustificato motivo, per allontanarci definitivamente da Dio.
Senza alcun dubbio, esistono tribolazioni impossibili da accettare, in quanto prive di qualsiasi logica che sia riconducibile alla ragione, quella stessa ragione che, comunque, sa ancora distinguere il dolore dal male.
Ed è proprio in giornate come queste, dedicate alla Commemorazione dei Defunti (mentre dall’altra parte ideologica, si dileggia con la Festa di Halloween che si scatena tra balli, maschere, vampiri, streghe e zucche) che, la nostra mente, deve riacquisire il senso smarrito della speranza Cristiana, poichè, la serenità interiore, si recupera solo attraverso l’Amore per Dio, persino in una vita sofferta e diminuita.
Roberto Chiavarini
Opinionista di Arte e PoliticaL’articolo Pensieri e parole nei giorni della Rimembranza è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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