Del 13 Novembre 2023 alle ore 11:08di Annamaria Gargano
Un accordo storico tra il Parlamento Europeo, i negoziatori del Consiglio d’Europa e la Commissione Europea ha determinato un’inibizione dell’impiego di termini e pratiche che rimandano all’Italia per prodotti alimentari che non ne hanno l’origine. Tale decisione costituisce un fondamentale avanzamento nella tutela delle indicazioni geografiche e nella promozione della qualità degli alimenti europei.
Il concetto di “Italian Sounding” fa riferimento all’adozione di denominazioni, riferimenti geografici, immagini, combinazioni cromatiche e marchi che richiamano l’Italia sulle etichette e sugli involucri di prodotti alimentari che non sono di origine italiana. Tale prassi ha suscitato crescenti preoccupazioni a causa del suo potenziale impatto sulla reputazione delle indicazioni geografiche italiane e della sua possibile confusione per i consumatori.
Il mercato dell’”Italian Sounding” ha raggiunto dimensioni rilevanti, con una stima di 91 miliardi di euro nel 2022. Questo ha sollevato il timore di una necessaria intensificazione della tutela delle indicazioni geografiche europee, in particolare di quelle di origine italiana.
Il nuovo regolamento sulle produzioni di qualità entrerà in vigore nel 2024, mettendo fine all’utilizzo inappropriato di termini, immagini o riferimenti italiani nei prodotti non italiani. Questo provvedimento mira a salvaguardare oltre 4000 indicazioni geografiche in Europa, compresi 800 di origine italiana. Il regolamento stabilisce chiaramente che sarà vietato lo sfruttamento indebito della reputazione delle indicazioni geografiche italiane o di qualsiasi altra nazione europea.
Un elemento di notevole rilievo del nuovo regolamento è la responsabilità degli Stati membri dell’Unione Europea di prevenire l’accesso a contenuti online che evocano indicazioni geografiche protette. Sarà implementato un sistema di allerta per monitorare e contrastare in modo efficace tali pratiche dannose. Questo regolamento rappresenta un significativo passo avanti nella tutela delle indicazioni geografiche europee e nell’assicurare che i consumatori ricevano informazioni accurate sui prodotti che acquistano. L’obiettivo è garantire che l’Europa continui a mantenere la sua reputazione di eccellenza nella produzione alimentare e che le indicazioni geografiche siano rispettate.
L’abolizione dell’”Italian Sounding” segna un punto di svolta nella promozione dell’autenticità e della diversità culinaria europea. Questa decisione mira a preservare e a valorizzare la ricca tradizione alimentare dell’Europa e a garantire che i consumatori possano fare scelte informate quando acquistano prodotti alimentari, rispettando al contempo la reputazione delle indicazioni geografiche europee.L’articolo L’Unione Europea proibisce l’uso di nomi evocativi dell’Italia per prodotti alimentari non italiani è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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