Del 12 Novembre 2023 alle ore 01:2711 NOVEMBRE 2023 – Dopo tredici anni dal 17 marzo 2010 – giorno in cui venne ritrovato il cadavere di Elisa Claps nel sottotetto della Chiesa della Santissimma Trinità a Potenza – il 24 agosto scorso il luogo di culto è stato riaperto nonostante la contrarietà della famiglia Claps.
La comunicazione giunta dalla diocesi fa riferimento a una riapertura del posto destinandolo alla “preghiera silenziosa” con l’obiettivo di avviare un percorso di riconciliazione con la comunità molto segnata dalla drammatica vicenda della giovanissima Elisa – come risulta dalle parole dell’arcivescovo del capoluogo lucano, monsignor Salvatore Ligorio, su richiesta di Papa Francesco.
In quel luogo il 12 settembre del 1993 è stata uccisa una persona, una ragazzina ricca di sogni e di speranze il cui cadavere è stato nascosto per diciassette anni e le cui indagini legate al ritrovamento e alla condanna del colpevole sono state bloccate per anni dall’omertà di interni ed esterni alla curia.
Qualche giorno fa è stata celebrata la prima messa dopo la riapertura. Tale evento ha scatenato gli animi, in particolare quelli del presidio di Potenza dell’Associazione Libera che ha organizzato un corteo di protesta per l’accaduto. A militare per le strade della città tantissimi studenti e ragazzini con le loro famiglie con l’intento di far sentire la propria voce muniti di striscioni (quali “Tutti per Elisa”, “Ovunque ma non in questa chiesa. Rispetto!”, “La violenza uccide, il silenzio anche”, “Perché il suo sorriso è come il mio”) e cantando “Fiore bianco” di Matteo Buzzanca e Beatrice Giliberti e “Strada facendo” di Claudio Baglioni. Oltre alla grandissima sensibilità dimostrata, Potenza lancia così un forte segnale di solidarietà al dolore dei Claps e di rifiuto di varcare la soglia di quella chiesa che è stata complice di tali atrocità e segno di un silenzio vergognoso.
“Questa manifestazione è promossa in ricordo di Elisa, con la volontà di testimoniare in modo netto ed inequivocabile, da parte di studentesse e studenti, l’affetto e il sostegno alla sua famiglia nel tenere viva la memoria della studentessa nella loro richiesta continua e coraggiosa di giustizia e verità sul caso, avvolto tutt’ora da inquietanti ombre e circostanze non del tutto chiarite” – ha dichiarato il presidente della Consulta Studentesca, Simone Carcuro.
Presenti alla manifestazione la madre di Elisa, Filomena, il fratello Gildo, commosso dalla partecipazione e dal calore con cui la comunità ha risposto, insieme ai protagonisti della fiction “Per Elisa – Il caso Claps” andata in onda su Rai 1, Gianmarco Saurino e Giacomo Giorgio (in rappresentanza di tutto il cast), i quali in Piazza Mario Pagano hanno simbolicamente lanciato insieme alla famiglia e ai promotori dei palloncini bianchi, rilasciando delle dichiarazioni a sostegno della causa.
Gianmarco Saurino, in incipit: “Oggi anche il cielo piange. Non poteva che succedere questo”. Poi rivolgendosi ai ragazzi, ha affermato: “Della vostra generazione si parla spesso male, si dice che siete disinteressati, che non avete un’ideologia e che non scendereste per nulla in piazza e invece oggi siete qui e vedervi tanto appassionati è qualcosa di commovente. E forse la cosa più bella è che per fortuna ora dopo trent’anni questa non è più solo la storia della famiglia Claps ma è la vostra storia, la nostra storia, la storia di questa città e di tutto il Paese intero. In questa piazza oggi c’è un cuore gigantesco che batte per Elisa e perciò vi ringrazio” – ha continuato – “Grazie per averci seguito in tantissimi e per le belle parole che ci avete dedicato, ma è importante ricordare che noi siamo stati solo il tramite mediante il quale abbiamo potuto raccontarvi questa storia e che, quindi, tutto l’amore con cui ci avete investiti va a Gildo, alla sua mamma e a tutta la famiglia Claps”. E ha concluso riportando una frase scrittagli da una fan nei giorni scorsi: “Quando arriverà la fine nessuno ci chiederà il conto di quanto siamo stati credenti, ma di quanto siamo stati credibili”.
Anche Giacomo Giorgio, al quale a stento uscivano le parole di bocca per la commozione, ha commentato: “Oggi provo un grande senso di amarezza perché ci sono voluti trent’anni, una fiction e un podcast a risvegliare il cuore delle persone ma anche un senso di felicità per la partecipazione numerosa soprattutto dei ragazzini. Mi auguro che il grido della nostra fiction per l’abbattimento dei muri dell’omertà, arrivi sempre di più a loro. Sono contrario alla riapertura della chiesa perché quello non è più un luogo di culto ma un luogo della vergogna” per poi terminare con la frase che li ha accompagnati nel corso della serie “Siamo tutti fratelli di Elisa”.
Saurino e Giorgio di fronte alla Chiesa SS Trinità
Al coro dei discorsi si sono unite la referente di Libera, Marianna Tamburrino, e la rappresentante degli studenti Giuditta Molinari, che hanno esortato la comunità ai valori della verità e al potere della rinascita che può determinare la nuova generazione nel futuro di Potenza. In seguito, ha preso parola anche Luciano Claps che, nella sua dichiarazione tra le altre cose ha ribadito: “Contrariamente a quanti ancora si ostinano a pensarlo, la famiglia Claps non è un nemico: vogliamo solo che questa ferita sia definitivamente ricucita. Non ci si può rassegnare a una verità parziale. (…) Non stiamo facendo una crociata contro la Chiesa Cattolica; di quella chiesa ci importa davvero poco, ma è il simbolo che rappresenta e il simbolo è contenuto su quella lapide”.
Ormai i riflettori sono ben accesi e puntati sulla triste vicenda di Elisa, nei prossimi giorni si continuerà a parlarne e l’arcivescovo Ligorio ha risposto positivamente alla richiesta posta dalla comunità studentesca e dell’intera cittadina di “restare uniti su una battaglia per la verità contro i femminicidi e silenzi che deve vederci tutti dalla stessa parte“, assicurando loro che nelle prossime settimane non mancheranno occasioni di dialogo e ascolto.
Inoltre, il 13 e il 14 novembre uscirà la docuserie “Dove nessuno guarda – Il caso Elisa Claps” con cui si sviscereranno i trent’anni di silenzio.L’articolo “Tutti per Elisa”: corteo a Potenza con i Claps, Gianmarco Saurino e Giacomo Giorgio è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.