Del 12 Novembre 2023 alle ore 03:56Le richieste di aiuto dei medici dall’Al-Quds e dall’Al-Shifa
ROMA – “Carri armati israeliani e veicoli militari sono a circa 20 metri dall’ospedale Al-Quds e lo circondano da tutti i lati, con i bombardamenti dell’artiglieria che fanno tremare l’edificio. Ci sono bombardamenti e intensi colpi d’artiglieria contro l’ospedale e il numero dei feriti non è ancora noto“. Lo ha denunciato la Mezzaluna palestinese dall’ospedale di Gaza City.
L’organizzazione ha lanciato sui social network “un appello alla comunità internazionale e alle istituzioni umanitarie affinché intervengano immediatamente e con urgenza per proteggere il personale che lavora all’interno dell’ospedale Al-Quds e i circa 500 pazienti e gli oltre 14mila profughi, per lo più donne e bambini”.
Gli ospedali della Striscia di Gaza sono in zone di combattimento. Le forze israeliane motivano le loro operazioni con il fatto che nelle strutture sanitarie si nasconderebbero esponenti di Hamas, l’organizzazione politico-militare che ha rivendicato gli assalti nel sud di Israele del 7 ottobre, nei quali hanno perso la vita 1.400 persone. Il bilancio delle vittime palestinesi a oggi, stando al ministero della Salute di Gaza, ha raggiunto quota 11mila.
Appelli arrivano anche dall’ospedale Al-Shifa. “È una zona di guerra a tutti gli effetti e la gente è terrorizzata” ha detto all’agenzia di stampa Reuters il medico chirurgo Ahmed al-Mokhallalati. “Da 24 ore non smettono di bombardare dai carri armati, dal cielo e dalle strade“. Una testimonianza confermata dall’ong Medici senza frontiere, che in una nota avverte: “Nelle ultime 24 ore, gli ospedali di Gaza sono stati bombardati senza sosta. L’ospedale di Al Shifa, la più grande struttura sanitaria dove lavora ancora il personale di Medici senza frontiere, è stato colpito più volte, compresa la maternità, causando diversi morti e feriti”.
L’organizzazione, ricordando che il diritto internazionale vieta gli attacchi a strutture sanitarie, aggiunge: “Nonostante gli attacchi e molte lacune, il personale è riuscito a mantenere l’ospedale operativo. Ieri, l’ospedale Al Shifa non aveva più l’energia elettrica. Le ambulanze non possono più muoversi per assistere i feriti e i bombardamenti ininterrotti impediscono ai pazienti e al personale di lasciare la struttura”. L’ong conclude: “Msf denuncia l’attacco dell’esercito israeliano contro civili intrappolati nell’ospedale di Al Shifa. Lo staff di Msf ad Al Shifa ha visto persone colpite mentre cercavano di fuggire dall’ospedale. È necessario un cessate il fuoco urgente e incondizionato da parte di tutte le parti in guerra; gli aiuti umanitari devono essere forniti a tutta la Striscia di Gaza, adesso”.
Secondo il direttore dello Shifa, Muhammad Abu Salmiya, “i pazienti hanno iniziato a morire” a causa dell’interruzione di corrente e acqua potabile: “Abbiamo perso un neonato nell’incubatrice e una adolescente in terapia intensiva”. Salmiya ha aggiunto che “qualsiasi persona in movimento nella struttura viene colpita. L’esercito israeliano impedisce a chiunque di uscire”. Sentito dall’emittente Al Jazeera, il colonnello dell’esercito israeliano Moshe Tetro of Cogat ha smentito le denunce di attacchi contro lo Shifa, sostenendo che al momento “si stanno verificando scontri a fuoco con miliziani di Hamas al di fuori della struttura” e assicurando che “verrà permesso a chiunque voglia di evacuare l’ospedale”.
Da giorni però, i medici avvertono che non è possibile portare via i pazienti, in quanto non ci sono strutture che al momento potrebbero accoglierli, mentre altri “rischiano di morire nel trasferimento”. Intanto a Londra secondo la polizia 300mila persone sono scese in strada per invocare il cessate il fuoco, un appello lanciato anche dal presidente Emmanuel Macron, a cui il primo ministro Benjamin Netanyahu ha risposto: “Hamas è responsabile della morte di donne e bambini a Gaza. Macron non dovrebbe biasimare Israele”. Nel pomeriggio, per la seconda volta in un mese Hassan Nasrallah, il leader del movimento politico-militare libanese Hezbollah ha tenuto un discorso pubblico in cui ha ribadito di non avere “nulla a che fare” con l’azione armata di Hamas e fatto appello agli Stati Uniti affinché “fermino le violenze” nella Striscia.
PAESI LEGA ARABA: GAZA È AGGREDITA, FERMARE MASSACRI INUMANI
Condanna dell’”aggressione di Israele contro Gaza”, dei “crimini di guerra” e dei “massacri barbari e inumani” da parte del “governo di occupazione” è stata espressa in una dichiarazione diffusa a Riad al termine di un vertice straordinario dei Paesi membri della Lega Araba. Nel documento si respinge la versione di Tel Aviv che i bombardamenti sia un’azione di “autodifesa”. I Paesi membri della Lega Araba chiedono inoltre che sia consentita la fornitura di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, che sia posto fine all’”assedio” nei confronti della regione palestinese e che sia fermato l’export di armi a Israele.L’articolo La Mezzaluna Rossa: “L’ospedale di Gaza City circondato, ci bombardano” è già apparso su Il Corriere Nazionale.