Del 12 Novembre 2023 alle ore 18:04Una giornata di festa, straordinaria e carica di emozione quella vissuta da Terracina, con il suo Teatro Romano che dopo 2000 anni è tornato ufficialmente alla luce insieme a reperti unici, come la testa della statua di Giulio Cesare, che riproduce fedelmente il suo volto. Una cerimonia d’inaugurazione sentita e partecipata dalla cittadinanza e non solo che ha gremito Piazza Municipio. È proprio qui, sul Foro Emiliano, che si è tenuta la prima parte della cerimonia. Dopo il saluto del Sindaco di Terracina, Francesco Giannetti, e i saluti istituzionali alla presenza delle più alte autorità del Ministero della Cultura, dei Rappresentanti della Regione Lazio, dell’Europarlamentare Nicola Porcaccini, sindaco per due legislature di Terracina e dei Sindaci dei Comuni vicini, c’è stata una breve introduzione moderata dalla Responsabile della Comunicazione della Soprintendenza Gilda Iadicicco. Il Direttore Generale delle Soprintendenze Luigi La Rocca dal palco ha annunciato che proseguirà il sostegno da parte del Ministero per continuare i lavori che consentiranno l’intera fruizione del teatro. Quindi ha preso la parola il Soprintendente Francesco Di Mario, che ha ricostruito tutto il lavoro fatto e da lui diretto nel corso degli anni che ha permesso di riportare alla luce questo Teatro dalle caratteristiche praticamente uniche, rarissimo esempio di una struttura interamente originale, con la stessa cavea di 2000 anni fa. Grazie anche al lavoro del CNR, i tantissimi presenti hanno potuto vedere le immagini di quanto è stato fatto nel tempo, come è cambiato l’aspetto del Foro, tutto documentato da un time lapse. Una storia lunga, quella della rinascita del Teatro Romano, che parte dal tragico bombardamento del 4 settembre 1943 e arriva fino ad oggi, giorno dell’inaugurazione ufficiale. Poi sul maxi schermo è comparsa la testa di una statua, uno degli ultimi regali fatti dal Teatro, come ha sottolineato il Soprintendente Di Mario. Non un ritratto qualsiasi, ma quello di Giulio Cesare non idealizzato, esattamente come era, senza nascondere neppure i segni del tempo sul volto. Un ritratto unico considerato anche l’eccellente stato di conservazione, che ha consentito di eseguire anche una ricostruzione fotografica di Giulio Cesare. Il ritratto ora si potrà visionare nel vicino Capitolium accanto a quelli di Livia e Gaio.
L’europarlamentare Nicola Procaccini, che nelle vesti di sindaco, puntò deciso a questo progetto nonostante la pressione del dissesto finanziario, ha ammesso di aver provato dei brividi: «Un’emozione travolgente, figlia di ricordi, di duro lavoro anche a livello burocratico. Ci abbiamo creduto. Questa inaugurazione cambia Terracina per sempre, la riposiziona nel mondo. E onoriamo chi perse la vita nel bombardamento». Molti ricordano i grandi sforzi compiuti dal sindaco di allora procaccini per convincere la vecchia proprietaria della palazzina che insisteva sopra il teatro romano per cedere l’immobile. Operazione che nel 2017, in un momento difficile per la situazione finanziaria del comune, fu anche criticata, ma che oggi può invece assumere tutto un altro rilievo.
“Facciamo la Storia, insieme. Il Comune di Terracina ha definitivamente acquistato la palazzina che insiste sul teatro romano. Potrà così procedere alla demolizione e al completamento degli scavi archeologici. Un piccolo sacrificio economico per il Comune, un grande sacrificio personale per la signora Fontana che in quella casa ha vissuto per tutta la vita. A lei e ai suoi familiari il ringraziamento e l’affetto di tutti i terracinesi. Il sogno continua…” aveva commentato all’indomani di quell’importante risultato il sindaco Procaccini su Facebook. Ed in effetti adesso a distanza di 6 anni i fatti gli hanno dato pienamente ragione, visto lo splendore del teatro romano portato alla luce.
Nella zona sono stati ritrovati pregevoli reperti (statue, ritratti, affreschi, epigrafi). Parallela al Teatro si può ammirare un tratto dell’Appia Antica in buono stato di conservazione. Con gli ultimi e recenti lavori (l’abbattimento di una casa situata tra il Teatro e la piazza) si è ripristinata, da pochi giorni, una continuità visiva tra l’edificio e la piazza stessa. Ora con una serie di finanziamenti sia del MIBAC che della Soprintendenza archeologica, i lavori stanno continuando per rendere, dopo oltre 2000 anni, il Teatro di nuovo funzionante. La visita del Teatro Romano. Un motivo in più, per scoprire il Centro Storico di Terracina che conserva ancora numerose meraviglie.L’articolo Inaugurato teatro romano a Terracina è già apparso su Il Corriere Nazionale.