Del 8 Novembre 2023 alle ore 11:10Secondo il Rapporto 2023 dell’ISTAT l’età media della popolazione è salita da 45,7 anni all’inizio del 2020 a 46,4 all’inizio del 2023. Al 1° gennaio 2023, le persone con più di 65 anni sono 14 milioni 177 mila, il 24,1 per cento – quasi un quarto – della popolazione totale. Cresce anche il numero di persone ultraottantenni, che arrivano a 4 milioni 529 mila e rappresentano il 7,7 per cento dei residenti. Nel 2041, la popolazione ultraottantenne supererà i 6 milioni; quella degli ultranovantenni arriverà addirittura a 1,4 milioni.
Negli ultimi anni l’aspettativa di vita è aumentata in modo considerevole, basti pensare che in Italia, il primo gennaio di quest’anno l’Istat segnalava il numero record di 22mila ultracentenari. L’aumento della longevità va però di pari passo con alcune problematiche legate alla salute come ad esempio le patologie degenerative delle articolazioni più comunemente note come artrosi.
Per il Dottor Castellani, chirurgo ortopedico, esperto di chirurgia ricostruttiva e sportiva delle maggiori articolazioni questa malattia ha ripercussioni sia fisiche sia sociali . Il dolore porta a smettere di uscire da casa, a limitare e a volte azzerare i rapporti con i propri amici. La persona anziana tende a isolarsi a non muoversi più adottando uno stile di vita isolato e sedentario.
È possibile fare prevenzione? Quale è la soluzione al consumo delle articolazioni? Come intervenire (con il protocollo Fast Track)?
In tutto questo ha un ruolo molto importante il dispositivo Mymoblity®, un software permette un contatto diretto tra medico e paziente nelle fasi di preparazione all’intervento e di esecuzione degli esercizi di riabilitazione.L’articolo “Italiani più longevi, ma attenzione alle patologie degenerative come l’artrosi” è già apparso su Il Corriere Nazionale.

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