Del 8 Novembre 2023 alle ore 21:06Noi stessi, da navigati conoscitori della musica postnovecentesca (postmoderna), siamo rimasti incantati da un concerto che la ‘nuova’ Camerata Musicale Barese ha presentato, solo alcuni giorni fa, in un teatro comunale Piccinni gremito soprattutto di giovani spettatori provenienti da scuola medie e scuole superiori baresi e del territorio limitrofo.
Abbiamo ad esempio notato alcuni allievi (con relativi docenti) del Liceo Musicale ‘Cirillo’ di Bari; ovvero alunni della Scuola media ad indirizzo musicale “Rocca Bovio Palumbo” di Trani accompagnati e motivati dal loro stesso preside (il musicista conservatoriale e già universitario-prof. Cassanelli). Loro, tutti insieme spettatori invitati dalla ‘Camerata’ per assistere ad un concerto veramente originale in cui alla esecuzione tradizionale delle ben note Stagioni vivaldiane (eseguite da Federico Guglielmo con i suoi Filarmonici Italiani), seguivano le rivisitazioni di Astor Piazzolla (con solista il fantasmagorico violino di Alessandro Quarta) e infine, e con nostra grande sorpresa e piacere nonché di tutto il pubblico presente, la edizione postmoderna delle “Quattro Stagioni” di Max Richter.
Costui è un compositore e musicista britannico, candidato a 3 Grammy Award tra cui quello di miglior compositore dell’anno nel 2021; è noto soprattutto per aver composto la colonna sonora delle serie tv L’amica geniale  e appunto per aver reinterpretato in chiave postminimalista i famosissimi concerti per violino, archi e basso continuo Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi (tratte da Il cimento dell’Armonia e dell’ Inventione, Op. 8 del 1725).  Da notare che Richer è stato allievo di Luciano Berio e la formazione ‘italiana’ la dice lunga sul suo gusto nel trattare con evidente sagacia gli strumenti ad arco. Dunque questo notevole concerto voluto dalla ‘Camerata barese’ – in collaborazione col Teatro Pubblico Pugliese- era diretto dalla brava Gianna Fratta (una pugliese doc formatasi a Bari-Conservatorio col m° Rino Marrone), e vedeva il violinista Dino De Palma (ora direttore artistico della nuova Camerata Musicale Barese) solista al violino molto ben integrato nell’affascinante tessuto armonico-sonoro del capolavoro vivaldiano, come rigenerato, come si usa dire, dalla sensibilità ‘modernosa’ e invero affascinante di Richter.
Ultimo ma indispensabile corollario per capire la novità di questa notevole performance barese è infine venuta dalla partecipazione, nel Vivaldi-Richter, della compagnìa “ALTRADANZA” con le coreografie di Domenico Iannone e Sabrina Speranza: qui sul palcoscenico, con nostra grande sorpresa, c’erano una decina di danzatori assolutamente in linea e amalgamati nel ritmo e nell’ordito musicale vivaldiano postmoderno. A noi appassionati cultori del bello di altri tempi andati (in tempi giammai dimenticati) ci è parso di rivedere qualcosa che sapeva delle splendide stagioni ideate da Guido Pagliaro per l’indimenticabile ciclo molto moderno di TeatroDanza. Nel ‘fu Petruzzelli’ di appena trent’anni fa!
prof. Pierfranco MoliterniL’articolo Con la camerata 2023, puó rinascere ‘teatrodanza’? è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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