Del 7 Novembre 2023 alle ore 20:30Nino Sangerardi 
“Il piano straordinario di controlli sul grano annunciato dal Ministro Lollobrigida, affinché sia efficace, non può essere sganciato da quello sulla pasta. In modo particolare sulla pasta prodotta da grano 100% italiano”.
E’ quanto rileva Saverio De Bonis, responsabile Confederale per i Rapporti Istituzionali di LiberiAgricoltori(confederazione– presente su tutto il territorio italiano, sede legale in Roma– a cui aderiscono direttamente o tramite le 121 associazioni territoriali oltre 50 mila Imprese agricole).
“Se l’obiettivo è quello di dare ulteriore valore aggiunto alla qualità delle produzioni che arrivano sulle tavole dei consumatori, – sottolinea l’esponente di LiberiAgricoltori – occorre fornire maggiori garanzie non solo sulla tracciabilità dei vari passaggi della filiera, ma anche analizzando i residui di micotossine.La pasta prodotta da grano 100% italiano e ancor di più quella prodotta da grano proveniente da filiere del mezzogiorno, non dovrebbe contenere residui di DON o Deossinivalenolo. Se il Ministro avesse dato l’opportunità di partecipare democraticamente all’incontro, anche alla Confederazione Italiana Liberi Agricoltori, avremmo dato un utile contributo al dibattito e al piano”.
E’ auspicabile – conclude De Bonis – che in futuro gli atteggiamenti escludenti non abbiano a ripetersi, per il bene del nostro Paese, del mondo agricolo e della salute dei consumatori.L’articolo LiberiAgricoltori, quali controlli sulla filiera del grano è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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