Del 6 Novembre 2023 alle ore 08:44“Le champagne c’est le seul vin qui laisse la femme belle après boire “” così la famosa Marchesa de Pompadour detta la “Reinette” (“reginetta”), amante e favorita del Re Luigi XV: ovvero la donna francese più potente del XVIII secolo e icona assoluta dello stile e del bon ton dell’intero mondo di allora, e che quasi ne impose un uso esclusivo in ogni momento conviviale. Beh, escluso il vezzo rimasto nei party esagerati del mondo dei Vip, o dei loro imitatori, molto è cambiato da allora anche circa le etichette, ora anche orgogliosamente italiane. O, tornando con i piedi per terra e al quotidiano, parlando della piccola rivoluzione circa le scelte dei vini da accompagnare ai cibi più raffinati o della riscoperta e giustamente molto rivalutata tradizione popolare.

E la conferma ce l’ha data proprio il giro nella splendida Bisceglie dal bellissimo porticciolo con palazzo “affogato” nel mezzo e guardato dal “palazzo della palla di cannone sul muro” e pure, caratteristica unica e quasi sconosciuta, le ancòra rimaste “porte del morto” del suo centro storico dalle suggestive atmosfere e davvero tutto da scoprire o riscoprire. Così dopo la nostra lunga passeggiata di venerdì scorso per “Calici nel Borgo antico”, per la “tregiorni” organizzata dall’omonima Associazione (con il patrocinio del Comune di Bisceglie, dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia e della Camera di Commercio di Bari) praticamente finita stanotte, e che ha riscosso persino l’attenzione della Rai e richiamato qui turisti da un po’ tutta la Puglia, ma anche da oltre regione.

Un richiamo in più, quasi a far da pendant più che contrappeso ad un altro appuntamento di successo come l’estivo “Libri nel borgo antico”, presenze da record, infatti, per questo evento che ci ha immersi in uno spettacolo con tanti spettacoli dentro, ma, cosa quasi strabiliante, in una movida sana e fino a tarda ora, a voce contenuta e senza neppure un minimo fastidio o eccesso di qualsiasi tipo da registrare. Insomma un gioioso movimento di persone di ogni età che ha affollato le vie di un borgo trasformatosi in un’affascinante vetrina dei migliori vini, soprattutto pugliesi, divenuti ormai famosi e molto ricercati anche all’estero.

E non solo il celeberrimo primitivo o quelli “fermi”, ma anche quelli “spumanti” che già fanno concorrenza ai più griffati prosecchi del Nord: cioè quelli, per capirci, ormai quasi al sorpasso, per qualità e fama, dei migliori champagne francesi che, fino a poco tempo fa, erano dominatori incontrastati nel mercato mondiale delle “bollicine” d’élite. Non solo vini, ma anche gustosi assaggi di tradizione e imperdibili “sospiri” a fare da dessert, e il tutto in una cornice di palazzi e musei aperti e da visitare, inutile aggiungere altro per descrivere questa “festa piena di vita, all’insegna di enogastronomia, tradizione, profumi e musica”.

A questo punto, per esperienza diretta e per quello che abbiamo visto e assaggiato – e la nostra foto parla da sola – dunque pensiamo di poter anche tranquillamente concludere così: «Cara Madame di Pompadour, se ne faccia una ragione, ora non è più solo il suo champagne a far le donne (ma anche gli uomini) belle, ma anche i nostri straordinari vini pugliesi, e primitivo in testa!» Davvero peccato che Lei non li possa assaggiare!

Enrico Tedeschi L’articolo “Calici… di successo”, ancora una Bisceglie al Top è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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