Del 5 Novembre 2023 alle ore 21:52

Attilio Runello
Poco si sa del sostegno militare dell’Italia all’Ucraina.
L’argomento è coperto dal segreto di stato. Non sappiamo nemmeno che tipo di armi inviamo e se navi della nostra marina sono presenti nel mar Nero.
Alcuni mesi fa sono stati avvistati dei mezzi semoventi di artiglieria su un treno merci che si dirigeva verso est
Lo scorso anno il sito della ministero della difesa ha informato della presenza di aerei italiani a Costanza in Romania in ambito Nato.
Lo scorso luglio un approfondimento dell’Ansa magazine ha informato di un ruolo speciale di questi aerei.
Si tratta di uno squadrone di Eurofighter italiano con l’appoggio logistico di 150 militari.
I piloti quando si levano in volo riescono s raccogliere informazioni di carattere militare che vengono trasmesse a un centro operativo a Roma.
Da Roma vengono inviate ai telefonini dei militari ucraini che le adoperano per pianificare le azioni militari. Tra i piloti vi è anche una donna.
L’Italia opera con quattro caccia Eurofighter Typhoon e “l’ombrello virtuale” è un supporto decisivo. “I sensori complessi dei velivoli raccolgono moltissime informazioni che – spiega il colonnello Antonino Massara, comandante della Air gladiator in Romania – vengono elaborate in parte qui in Romania ed in parte in Italia, poi inviate alla Nato e agli organismi dell’intelligence militare nazionale ed utilizzate per aiutare la comprensione degli scenari tattici e strategici”.
Le sentinelle volano trenta ore alla settimana infilate nelle loro cabine con le maschere, alle prese con schermi, cloche e un’infinità di pulsanti nella plancia di comando: i piloti di turno per l’allerta rimangono vestiti con tutto l’equipaggiamento (col quale dormono anche) restando pronti al decollo giorno e notte e per poter partire in pochi minuti nei casi di ‘scramble’, l’ordine di decollo su allarme, spesso alla ricerca dell’avvicinamento di ‘zombie’, gli aerei non identificati.
“Lo scenario è complesso e non lascia spazio ad errori, che potrebbero essere visti come provocazioni”, sottolinea il maggiore Daniele M., comandante del task group Typhoon, il quale è anche un supervisore dello stato di salute dei piloti e del personale tecnico. “Ci sono stati eventi di scramble per i quali – aggiunge – i nostri velivoli si sono alzati in volo in pochi minuti dalla ricezione dell’ordine di decollo”.(Ansa)

L’articolo Sostegno all’Ucraina è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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