Del 30 Ottobre 2023 alle ore 09:16Magari potessimo dire facciamo vincere la destra e la città migliorerà, oppure facciamo vincere la sinistra.
È un po’ superficiale pensare che una coalizione o l’altra possano cambiare lesorti di Taranto
A parte che veramente di destra o veramente di sinistra in consiglio ci saranno due o tre persone e che tutti gli altri potrebbero stare indifferentemente nell’uno o nell’altro schieramento, il problema è molto più serio e profondo di quale sia la coalizione vincente.
Il problema è una comunità debole, che va svuotandosi dei giovani migliori, che è abituata ad una cultura di appalti e subappalti e che trova nell’ente pubblico un dispensatore di appalti e di incarichi.
Siamo una comunità di clienti, con scarsa attitudine ad avere la schiena dritta e con grande disponibilità agli slogan e al lamento..
Il problema è una classe politica locale davvero di basso profilo, piu’ abituata ad elemosinare ruoli che ad avere valori e costruire visioni.
A mio parere Melucci ha fatto il suo tempo. Puo’ continuare a sopravvivere in consiglio, strizzando l’occhio ora ad Emiliano, ora a Renzi, ora a Fitto. Ma ha perso, posto che l’abbia mai avuto,il feeling con la città e la stima dei cittadini.
Prima se ne va e meglio è, perché potendo scegliere tra interloquire con la Politica e con la città adulta o con i polticanti con la vocazione di clienti, ha scelto la seconda strada e lo ha fatto da irresponsabile in un momento importante per il futuro della città.
Ma attenzione per migliorare la città non basta che cada Melucci, ma che la città cresca, diventi adulta e ragioni da comunità con la cultura del noi. Poi il miglioramento della classe politica sarà solo una conseguenza.
Gianni liviano
 L’articolo Destra o sinistra e Melucci è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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