Del 26 Ottobre 2023 alle ore 18:15Nell’ambito del ciclo Job Days e del progetto Statte Ti Orienta, L.E.F.T. – Libero Ente Formazione Taranto ha organizzato, per la mattina di Giovedì 26 Ottobre (dalle ore 8.30 alle ore 14.30) il seminario sull’autoimprenditorialità Creazione d’impresa e opportunità di finanza agevolata, presso la Biblioteca Comunale di Statte Matteo Mastromarino.
L’incontro, sostenuto dall’Amministrazione Comunale, ha rappresentato un momento di confronto e approfondimento sulle opportunità che offrono le politiche attive del lavoro, al fine di affrontare le sfide di un mercato in continuo cambiamento.
Si tratta del secondo appuntamento sul tema, dopo quello del 21 Settembre scorso.
Nel corso dell’incontro, tra brainstorming, simulazioni e dibattiti, sono stati esplorati metodi per elaborare un Business Plan serio ed efficiente; elencate le modalità con cui costruire la propria rete di professionisti in base al settore e all’idea imprenditoriale; individuati i principali strumenti di finanza agevolata per le neo-imprese.
Al termine del seminario, abbiamo fatto qualche domanda ad Anna Auletta, Direttrice di L.E.F.T. e a Simona Nitti, Procuratrice alla rappresentanza dell’ente.
Anna, cosa sono i Job Days?
«Sono giornate focalizzate su dei temi, uno per giornata, nell’ambito del progetto Punti Cardinali. Il tema di oggi è l’autoimpreditorialità.
Cosa è Punti Cardinali?
È un progetto di orientamento che risponde a un bando della Regione Puglia.
A quale bisogni risponde?
Al bisogno di orientamento al lavoro e alla formazione di soggetti dai 15 a oltre i 35 anni. L’età da lavoro è il limite.
Come è quando nasce L.E.F.T.?
L.E.F.T. è accreditato dalla Regione Puglia dal 2013, ma nasce anni prima dalla volontà dei suoi associati di mettere a frutto le proprie competenze, nell’ambito e nel campo della formazione e dell’intercettazione di fondi pubblici, per la creazione e lo sviluppo di progetti imprenditoriali individuali e collettivi.
Come ha riposto la città di Taranto?
Non sono stati anni facili, perché il settore della formazione è in continua evoluzione e perché non è sempre agevole interfacciarsi con le pubbliche amministrazioni. Nonostante ciò, abbiamo sempre onorato la nostra mission: dedicarci all’individuo e fornire una strada da percorrere.
Quali sono i prossimi progetti di L.E.F.T.?
Siamo ad un punto di svolta. Stiamo terminando dei progetti in essere, un IFTS e la gestione dello sportello di Punti Cardinali a Statte.»
Simona, quale valore aggiunto da Punti Cardinali a L.E.F.T.?
«Il valore aggiunto di Punti Cardinali agli organismi di formazione coinvolti è intercettare un nuovo bacino di fabbisogno, che spesso sfugge, essendo noi catalizzate dalle attività quotidiane in ufficio. Statte è vicina, ma la natura urbana è diversa e, di conseguenza, sono diverse le necessità, anche legate alla visibilità.
Abbiamo notato un flusso di utenza che non mi aspettavo. La biblioteca, che ospita lo sportello, è molto frequentata da studenti universitari e da studenti di scuola.
La struttura funge da cuscinetto. A tarda mattinata ci vengono genitori, nell’attesa dell’uscita dei propri figli, e i ragazzi, nell’attesa delle proprie famiglie.
Non dimentichiamo che le nuove generazioni non sono abituate alla carta, quindi questa esperienza è preziosa.
La Biblioteca ha una buona fruzione della lettura. Rispetto alla Biblioteca di Taranto, questa ha una funzione più di quartiere. È un punto di ritrovo per molti.
Quale valore aggiunto L.E.F.T. rappresenta per Punti Cardinali?
L’approccio diverso che abbiamo rispetto agli altri partner, tutti egregi e eccelenti. Noi abbiamo uno spirito più sociale, meno attento alla forma, all’immagine, più focalizzato sul contenuto. Il valore aggiunto è la concretezza.»
«Le risorse che stanno in Punti Cardinali – aggiunge Anna – sono interne. Allo sportello L.E.F.T. è presente con la Direttrice e la reggente. Si crea la fidelizzazione con l’utente. Il valore aggiunto è l’umanità.»
«La direzione – riprende Simona – mette la faccia.»
«Siamo una piccola realtà – precisa Anna – e, perciò, siamo sempre noi in prima linea. Siamo proprio noi, come siamo nell’ufficio, siamo sempre noi. Le risorse che vanno in giro sono sempre le stesse. Alla corta e alla conta questa cosa non paga; alla lunga paga, con il senso di riconoscibilità.
Ma la problematiche restano, soprattutto nella funambolica impresa di vedersi riconosciuti il proprio impegno e lavoro anche in termini di valore economico.
A fine mese da chi vado? Dalle persone a cui ho regalato un sorriso? E cosa dico loro? Per favore, mi dai un pezzo di pane?
Non è giusto che mi facciano sentire come una persona che sta chiedendo l’elemosina per un lavoro che ho già fatto.
Questo progetto è iniziato a Giugno e noi percepiremo quel che ci spetta molto più in là. È un lavoro che non si fa solo per il tornaconto economico, visto che con i tempi delle pubbliche amministrazioni, spesso si viene liquidati anche o soprattutto dopo la fine del progetto.»L’articolo Job Day alla Biblioteca Comunale di Statte (TA) è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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