Quando si scrive d’italiani oltre frontiera, non c’è distinguo da fare. La cittadinanza fa titolo. Però, almeno in certe situazioni, politiche comprese, anche il loro numero è importante. I nostri dati sono recenti. I maggiorenni, quindi con diritto di voto, sono 4.2 80.000.
Questa fitta umanità è variamente distribuita nel mondo. Le Comunità più numerose si trovano nel Vecchio Continente. Al primo posto, la Germania con 639.283 italiani, segue la Svizzera con 546.613 Connazionali, poi la Francia con 366.170 conterranei. Il resto è sparso in tutto il globo. Il numero maggiore d’italiani nel Nuovo Mondo è in Argentina con una concentrazione di 664.387 Connazionali. Dietro ai numeri c’è, ovviamente, la politica delle alleanze.
Nel tempo, le regioni italiane più interessate al fenomeno migratorio (dal 1930 in avanti) sono state la Sicilia, la Campania, la Lombardia e il Veneto. Un esame più approfondito ha rilevato che gli espatriati, italiani per nascita, rappresentano il 38,3% del totale.
Per dare “forza” ai numeri elettorali d’oltre confine, sempre a parer nostro, si dovrebbe cancellare la Circoscrizione Estero ed estendere il voto degli italiani, ovunque residenti, alle Circoscrizioni italiane d’originaria pertinenza. Ovviamente, ciò andrebbe a modificare anche il sistema di voto in generale. Presupposto che, da qualche tempo, auspichiamo.
Ora c’è solo da sollecitare questo Parlamento, a proporlo, senza cedevoli indugi. Noi faremo la nostra parte. Non siamo i soli ad averlo inteso e i riscontri non mancheranno. La somma dei consensi ci darà ragione.
Giorgio Brignola

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