Del 25 Ottobre 2023 alle ore 17:32Durante la trasmissione “Quarta Repubblica”, il conduttore Nicola Porro, essendo palesemente come la maggior parte della gente un po’ più dalla parte delle vittime innocenti israeliane e un po’ meno dalla parte delle vittime innocenti palestinesi, condivideva il discorso di Paolo Mieli, che nella sostanza era il seguente: “C’è una bella differenza tra uccidere ad uno ad uno innocenti israeliani, e uccidere con le bombe, potendo benissimo evitare, innocenti palestinesi”.
ale a dire: fare con le proprie mani il lavoro sporco è diverso dal farlo compiere da altri. Coloro che sganciano le bombe sanno che queste faranno a pezzi corpi d’innocenti, corpi di bambini, ma non li vedono, non li sentono piangere gridare, lamentarsi, non li vedono morire. Questa la bella differenza. A Paolo Mieli credo sfugga un’altra probabile differenza: se gli uccisori musulmani sono fermamente persuasi che “così vuole Allah”, da un punto di vista morale sono meno colpevoli degli uccisori israeliani.
Ad ogni modo questo schieramento spudorato dalla parte dei potenti, infischiandosene delle vittime innocenti degli uni o degli altri, è vergognoso. Ed altrettanto vergognoso è dare addosso a coloro che si preoccupano di tutte le vittime indistintamente. Durante la trasmissione “E’ sempre Carta Bianca”, Alessandro Sallusti, anche lui come tanti palesemente schierato dalla parte dei potenti Israeliani, non avendo argomenti per confutare le affermazioni di Gad Lerner e del professor Orsini, ha cominciato a parlare dell’attico in cui vive Gad Lerner e dello stipendio del professore. Ma si può?
Renato PierriL’articolo Gli strani discorsi di Mieli e di Sallusti è già apparso su Il Corriere Nazionale.

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