Del 23 Ottobre 2023 alle ore 07:27Pubblichiamo qui di seguito le relazioni della Dr.ssa Claudia Cola, psicoterapeuta della Onlus Falanthra che descrive i progetti destinati ai malati di Alzheimer e ai loro caregiver
 
Progetto creativo 2023“Coloriamo i ricordi”

Questo progetto ha visto la partecipazione degli ospiti dell’associazione Falanthra.
Il gruppo era composto da persone che presentano diverse diagnosi di demenza e differenti gradi di gravità della patologia: un gruppo non sempre omogeneo, il quale, data la sua natura, necessita di una certa flessibilità operativa.
Grazie alla collaborazione della pittrice Anna Guarini e grazie all’intervento dei volontari, è stato possibile portare avanti il lavoro su più livelli.
Il lavoro con gli ospiti e i caregivers.
Sono state proposte due tipologie di attività.
In alcune occasioni è stata proposta la realizzazione di diversi manufatti: cartoncini personalizzati, lavori di gruppo su tela, cartelle in cartoncino colorato con disegni collage o dipinti con colori acrilici e tutto ciò che la creatività di gruppo suggeriva.
In altre occasioni, è stato proposto loro il disegno di una finestra da completare con disegni personali e stickers attraverso i quali ognuno raccontava i propri ricordi, le proprie fantasie, le proprie emozioni e i propri desideri.
Se nel primo caso si trattava di momenti di convivialità e condivisione di tempo di qualità attraverso la produzione di piccoli lavori creativi che procuravano loro gratificazione, in un clima gioioso e familiare.
Nel secondo caso si è notato un coinvolgimento ancora più profondo: la possibilità di raccontarsi attraverso le immagini che essi stessi realizzavano, apparentemente attingendo direttamente dalla propria memoria, i propri ricordi e i propri vissuti.
L’esperienza si è dimostrata utile anche per i caregivers, i quali hanno potuto ricontattare, anche se per piccoli dettagli, o per piccoli momenti, i propri cari. Hanno potuto toccare con mano che qualcosa di loro rimane nei ricordi, o semplicemente nelle emozioni, dei propri compagni di vita: come schizzi su una tela che, seppur piccoli, hanno fatto parte di una storia e la rendono unica, come ogni opera d’arte (unica e irripetibile).
Il lavoro con l’equipe (volontari ed esperta pittrice)
Dal confronto con l’esperta (Anna Guarini) è emersa l’importanza di proporre un’attività creativa che fosse anche introspettiva e che permettesse agli ospiti altresì di raccontarsi, seppure attraverso le immagini. Tale collaborazione si è dimostrata molto proficua, in quanto gli ospiti hanno svolto questa attività con molto piacere e traendone un grande benessere (come su descritto).
È stato fondamentale un confronto costante per prendere consapevolezza dei punti di forza e delle possibili criticità.
Per le stesse ragioni, è stato altrettanto necessario l’intervento con i volontari.
Entrare in contatto con la demenza e relazionarsi con gli ospiti, specialmente quando vivono momenti critici o manifestano difficoltà legate alla frustrazione o ad un disagio, richiede un lavoro personale sui propri vissuti, sulle proprie emozioni, sui propri limiti e sulle proprie risorse.
È stato utile avere dei momenti di supervisione con l’equipe operativa: nel corso di questi incontri sono emersi vissuti di inadeguatezza, poca competenza e disagio, perlopiù associati alla paura di sbagliare.
Elaborare questi vissuti è stato essenziale al fine di evitare un sovraccarico emotivo a tutela non solo dei volontari stessi, ma anche delle persone di cui essi desiderano prendersi cura.
Progetto fotografico 2023
“Senti il mio cuore come canta”

Quest’anno il progetto fotografico si prefiggeva il solito obbiettivo di sempre: immortalare i vissuti dei nostri ospiti per poi creare un calendario da destinare a chi desidera celebrare l’importanza dei ricordi e delle emozioni.
Queste permangono della memoria del corpo: non occorre apprenderle, in quanto sono innate e vivono e ri-vivono senza sosta dentro di noi, rendendoci vivi.
Sebbene l’obbiettivo fosse il medesimo degli anni precedenti, questa volta, per raggiungerlo, è stata percorsa una strada diversa, nuova.
In aggiunta ai consueti appuntamenti domiciliari, durante i quali l’esperta (Tiziana Ruggiero) si è recata a casa delle nostre famiglie Alzheimer immergendosi in toto nella loro quotidianità, sono state programmate alcune iniziative fuori porta in gruppo.
Giornate all’aperto, passeggiate al centro commerciale, pranzi al ristorante: tutte cose che chiunque fa, nella propria vita. Tutte cose che non sono più così solite e scontate quando convivi con questa patologia (che tu sia affetto, o che tu sia familiare/caregiver).
In queste occasioni, le famiglie hanno potuto assaporare nuovamente una sensazione di normalità, condita con momenti di divertimento, spensieratezza e serenità.
Tutto questo è testimoniato non solo dai ricordi che rimangono nei racconti che i familiari, ma anche sui volti dei nostri ospiti; il tutto immortalato dalle competenze dell’esperta fotografa.
Per quanto concerne i momenti di condivisione con la sottoscritta, l’atmosfera di maggiore distensione ha permesso che i caregivers si aprissero maggiormente al confronto con la psicologa e con le altre famiglie, in un clima di conforto e crescita personale.
Tutto questo ha favorito non solo una maggiore consapevolezza dei propri vissuti, ma anche delle proprie risorse e, forse ancora più importante, dei propri limiti, creando i presupposti per una sana e funzionale relazione con se stessi nel prendersi cura dei propri bisogni e delle proprie necessità.
Vacanza sociale 2023 (dal 13 al 17 settembre)

Quest’anno il gruppo era composto da 16 ospiti accompagnati da un caregiver.
L’equipe contava 5 volontari e 4 professionisti tra cui una fotografa (che ha immortalato tutti i momenti più belli dell’esperienza), due musicoterapisti ed una psicologa.
Fin dal primo giorno, questa terza edizione della “Vacanza Sociale” si mostra diversa dalle precedenti.
Per cominciare, il gruppo lavoro mostra una sempre maggiore dimestichezza nei vari passaggi ed una maggiore fluidità; inoltre, si contano due ospiti nuovi, i quali vengono accolti con gioia da tutto il gruppo.
Gli obbiettivi principali di questa vacanza non sono diversi da quelli delle precedenti edizioni, ma le aspettative ed i presupposti sembrano meglio calibrati. Probabilmente, maggiore è l’esperienza, maggiori sono le consapevolezze.
L’atmosfera che si respira è di divertimento generale e benessere: mattinate in piscina, pomeriggi all’insegna della creatività e della musica e serate di spensieratezza.
Le attività sono così coinvolgenti da attirare anche l’attenzione degli altri ospiti dell’hotel e degli animatori, i quali si aggiungono volontariamente ai nostri momenti gioviali, facendosi partecipi di un ambiente ancora più includente e sereno.
Anche gli interventi della sottoscritta appaiono maggiormente efficaci, rispetto gli anni passati: si sceglie di programmare dei momenti di condivisione gruppale strutturati in modo meno formale, il che facilita la partecipazione dei caregivers. Seguendo queste modalità, anche i colloqui individuali sembrano essere maggiormente richiesti. Si registra, in definitiva, una maggiore disponibilità ad aprirsi al confronto o, più semplicemente, al conforto.
Sia i nuovi arrivati, sia qualcuno dei veterani, ricercano spontaneamente un supporto relativo a modalità di intervento, ma anche alla gestione dei vissuti emotivi e alla ricerca di consigli su come relazionarsi e come affrontare in modo diverso alcune difficoltà quotidiane.
Al contrario delle personali aspettative, si constata che, col passare del tempo, queste esperienze stanno promuovendo dei cambiamenti importanti nelle vite dei nostri ospiti e delle loro famiglie.
In vista della prossima iniziativa di questo tipo, si provvederà alla stesura di un programma di incontri e interventi mirati ad accogliere sempre di più le necessità del gruppoL’articolo Taranto – Falanthra Onlus, il resoconto 2023 dei progetti Alzheimer Più è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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