Nel corso dei secoli, il popolo ebraico è stato costretto ad adottare due religioni diverse che lo hanno reso diviso e bellicoso. Gli ebrei palestinesi hanno adottato l’Islam, gli ebrei israeliani l’ebraismo. E qualunque guerra nasca fra questi due popoli, se è vera guerra di religione come ce la descrivono; la politica che finisce incriminata per le bestialità della guerra, essendo impotente è incolpevole. O al massimo complice..
In teoria, a prescindere dalla religione; per qualunque Popolo la pace è la regola e la guerra è l’eccezione. Ma di fatto è già miracoloso se alla pace si riesce a dedicare un giorno, e nei 364 successivi, si studia come rendere vincente la guerra.
Come se non fosse evidente anche allo scemo del villaggio, che la guerra, (fosse pure la più semplice e legale delle competizioni) si lascia dietro solo una scia di morti, macerie, poveri, falliti e sconfitti.
Erasmo da Rotterdam, più ché stupidi, temeva che gli umani potessero essere completamente svitati e diceva:
“Sono solito domandarmi, spesso meravigliato, cosa mai spinga, non dico i cristiani, ma gli uomini tutti, a tale punto di follia da adoperarsi, con tanto zelo, con tante spese, con tanti sforzi, alla reciproca rovina generale della guerra. Che altro infatti facciamo nella vita se non la guerra o prepararci alla guerra? Neppure tutte le bestie combattono tanto. E neppure queste combattono fra loro, ma solo se sono di specie diverse. Combattono con mezzi naturali. Non come noi con macchine escogitate da un’arte diabolica.”
La cultura umana ha fatto miracoli negli ultimi 25 secoli. Ma con ciò che ha fatto di cattivo: la guerra, basta una manciata di secondi per distruggere secoli e millenni di miracoli culturali e materiali, ma anche per cancellare l’umanità dalla faccia della terra.
E se è doveroso accreditare alla cultura tutto il buono che ha prodotto e produce per l’umanità; la barbarie della guerra a chi vogliamo imputarla? Al Padreterno?
Perciò della cultura sarebbe igienico incominciare a soppesare pro e contro, perché se i vantaggi può fermarli qualunque legislatore con un solo articolo di legge; la guerra e i danni della guerra può fermarli o risanarli solo il Padreterno.
Se gli alberi hanno accettato di avvicinarsi e di intrecciarsi per trarre vantaggio dalla cooperazione reciproca; come mai gli umani presunti “intelligenti” tendono a dividersi e a scannarsi da bestie?
La natura si è divertita a creare gli uomini più stupidi delle piante; o il “miracolo” lo hanno fatto prima le religioni divisive e poi le filosofie esclusive (anziché inclusive) ?
Che almeno da tre millenni tentano o fingono di mettere riparo ai danni teologici e alle guerre di religione: ma a giudicare da come hanno ridotto tutti i 200 popoli del mondo, temo che l’intera cultura umana stia spegnendo il fuoco con la benzina.
Franco Luceri