Del 20 Ottobre 2023 alle ore 13:22Abraham Valenzuela ha collaborato e collabora con l’associazione italiana senza fine di lucro Manisco World, e con l’ente filantropico statunitense Missing Angels, elaborando le age progressions per diversi bambini scomparsi e rapiti anni fa.
Abraham Valenzuela è uno specialista messicano assai conosciuto ormai anche in Italia, in forza della sua collaborazione con l’associazione senza fine di lucro Manisco World di cui è presidentessa Virginia Adamo.
Dalla sua penna sono scaturite fra l’altro le age progressions, ossia i ritratti riproducenti una bambina o un bambino scomparsi o rapiti, con la progressione che consenta di vederne le sembianze che essi avrebbero attualmente, spesso dopo tanti anni, delle italiane Santina Renda e Angela Celentano.
L’artista Valenzuela ha accettato di rispondere alle nostre semplici domande sulla sua vita, la sua carriera, e sulla sua attività.
Ci ha raccontato dunque di essere nato nello Stato di Nayarit, in Messico, una regione turistica a poca distanza dalla costa, e di avere vissuto nella capitale dello Stato, la città di Tepic, con la famiglia, tra cui tre fratelli e una sorella.
Egli ha frequentato le scuole primarie e secondarie, la scuola superiore, e ha svolto poi studi e specializzazioni specifiche per divenire artista forense.
L’interesse filantropico di Abraham per i casi di bambini scomparsi o rapiti nacque da una richiesta di sostegno per la stampa dei file di una bambina scomparsa: dopo ulteriori ricerche egli si rese conto della necessità che le proiezioni di età (le c.d. “age progressions”) vengano divulgate in vari paesi.
Per creare le proiezioni dell’età Valenzuela utilizza non solo la sua esperienza e il suo talento pittorico, egli si avvale anche delle proprie conoscenze di editing, forensi e di programmazione. Anche l’intelligenza artificiale viene utilizzata per “dare vita” alle proiezioni delle età.
Quanto alle fotografie che è necessario utilizzare per elaborare le proiezioni dell’età, l’artista forense chiede ai genitori le foto del bambino scomparso, ma anche le foto dei genitori stessi, dei fratelli del bambino, e di altri parenti stretti.
Si richiedono le foto di tutta la famiglia per effettuare uno studio sulla somiglianza dei tratti dei volti e per iniziare la proiezione dell’età.
Con riguardo al tempo che serve per elaborare una progressione d’età, non è possibile stabilire in anticipo una durata del lavoro, che dipende anche dal tipo o dallo stato in cui versano le fotografie utilizzate, la maggior parte delle quali richiede prima un processo di restauro.
Ad ogni modo si tratta di interventi che richiedono da un minimo di due settimane di tempo fino a un mese o più.
L’age progression deve essere necessariamente richiesta dal genitore o da un altro parente stretto del bambino rapito o scomparso; potrebbe anche essere richiesto da qualsiasi altra persona interessata alla ricerca del bambino, però poi una volta eseguita la proiezione è comunque necessario ottenere l’autorizzazione della famiglia prima di caricarla e diffonderla sulle diverse piattaforme, insomma prima di renderla pubblica.
Speriamo che il bravo Valenzuela con le sue age progressions riesca, tramite le associazioni con cui collabora, ad essere sempre più un punto di riferimento per le famiglie che anche in Italia, purtroppo, continuano a cercare con impegno e senza mai arrendersi i propri cari scomparsi.
L’articolo Un’intervista al forensic artist messicano Abraham Valenzuela è già apparso su Il Corriere Nazionale.