Del 19 Ottobre 2023 alle ore 16:33Attilio Runello
 I venti del cambiamento soffiano in Polonia. Dopo otto anni al potere, il partito nazionalista Diritto e Giustizia (Pis) è stato sconfitto dall’opposizione europeista alle elezioni parlamentari di domenica. Questo risultato era già stato anticipato dagli exit poll e dalle proiezioni. Lo ha confermato il conteggio finale dei voti,  pubblicato dalla Commissione elettorale nazionale polacca martedì mattina. Le elezioni hanno registrato  un’affluenza record del 74,4%, e  hanno visto il Pis tornare primo partito (35,4%), ma a quanto risulta dalle dichiarazioni  senza alleati e quindi senza la capacità di formare una coalizione vincente nella Camera bassa del Parlamento.
Adesso tocca  al presidente Andrzej Duda, che deve dare l’incarico a formare un nuovo governo. Seguendo la  prassi, probabilmente darà l’incarico prima a Diritto e Giustizia, visto che ha comunque ottenuto più voti di qualsiasi altro partito. Il primo ministro uscente Mateusz Morawiecki ha dichiarato che “cercheremo certamente di costruire una maggioranza parlamentare”, ma le possibilità che ciò accada sembrano piuttosto scarse.L’unico partito che non fa parte dell’alleanza di sinistra è Confederazione che ha ottenuto 18 seggi.Si arriverebbe a 212 seggi su 460.
La sconfitta sembra dovuta allo scandalo dei visti, alle penalizzazioni da parte dell’Unione, a un relativo isolamento su un piano internazionale.
Ma c’è anche chi parla di voto femminile, di voglia di cambiare anche le posizioni conservative sul piano etico.L’articolo Elezioni in Polonia è già apparso su Corriere di Puglia e Lucania.

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