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ROMA (ITALPRESS) – “Uccidere nel nome del proprio Dio è qualcosa che nel 2023 non si può sentire: o l’Islam si riconosce come religione strutturata, si dà delle regole e condanna la violenza come arma di discussione politica e religiosa, oppure abbiamo un enorme problema col fanatismo e l’estremismo islamico, che ha degli evidenti complici – consapevoli o inconsapevoli – in Italia”. Lo ha detto il…
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