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Del 5 Ottobre 2023 alle ore 15:43

TARANTO – Nella scorsa stagione estiva, gli equipaggi della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Taranto, durante la costante attività di presidio del litorale costiero, hanno controllato, tra le altre, 3 imbarcazioni a vela battenti bandiera estera, ma appartenenti di fatto a cittadini italiani.
A seguito delle verifiche sugli obblighi fiscali che disciplinano la proprietà di imbarcazioni all’estero, i Finanzieri hanno riscontrato che i proprietari hanno omesso di indicarne la titolarità nella propria dichiarazione dei redditi.
Infatti, nel tentativo di occultare la proprietà di imbarcazioni (spesso di lusso) al Fisco italiano e, nel contempo, realizzare una notevole riduzione dei costi, molti “armatori” hanno deciso di “emigrare”, solo sulla carta, verso registri navali esteri, dismettendo così la bandiera nazionale, ricorrendo al fenomeno noto come “flagging out”, che garantisce anche una semplificazione degli obblighi per la navigazione.
Il costante presidio del litorale costiero e delle acque di competenza svolto dalle Fiamme Gialle del Comparto navale pugliese, oltre ad assicurare, attraverso il mantenimento dell’operatività nell’arco delle 24 ore, una decisa azione di prevenzione e contrasto degli illeciti perpetrati, rende possibile la salvaguardia degli interessi economici dello Stato, in stretto e continuo coordinamento con i Reparti territoriali presenti sul territorio.

L’articolo Barche con bandiera estera non dichiarate al fisco, la GdF scopre italiani “sbadati” è già apparso su Il Corriere Nazionale.

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